Negli anni 90 il PC divenne comune in molte case, e di pari passo i videogiochi diventavano più complessi. Così emersero chiaramente i limiti dei motori 3D in tempo reale basati sul software, e verso la metà di quel decennio fecero la loro comparsa le prime schede aggiuntive per l'accelerazione 3D, tra cui ricordiamo la S3 Virge, ATI Rage, Matrox Mystique, Rendition Verite e la 3Dfx Voodoo. Le ultime in due erano ritenute le migliori all'epoca.
Nvidia introdusse il marchio GeForce 1999, quando coniò anche il termine Graphics Processing Unit (GPU) per descrivere la complessa elettronica che si occupa dell'accelerazione grafica. L'anno successivo ATI portò al debutto la linea Radeon, un marchio usato ancora oggi da AMD. Intel è entrata in partita con il chipset i740 nel 1998, e anche se oggi non offre più schede dedicata, quelle integrate (Intel HD Graphics) continuano a dominare il mercato.
AMD, Nvidia e Intel sono ormai gli unici produttori di chip video in circolazione, o quasi. E gli sviluppatori possono ora contare sul fatto che la maggior parte dei PC possono gestire il 3D tramite l'hardware, e per questo la qualità continua a migliorare. Persino i moderni smartphone sono in grado di prestazioni grafiche impressionanti.