La prima CPU desktop dual-core arrivò verso la fine del 2005. Era molto costosa e scaldava fin troppo, e generalmente il software non era in grado di sfruttarla a dovere. In effetti i processori multicore restarono fini a sé stessi fino a che i produttori di software non cominciarono a usarli nel migliore dei modi. Per molto tempo tale capacità fu però presente solo su workstation e server. Oggi invece la situazione è cambiata, e sono molti i software capaci di usare bene almeno due core.
AMD offre processori che hanno fino a otto core in quattro moduli, mentre i migliori prodotti Intel hanno sei core fisici capaci di gestire fino a sei thread grazie all'hyper-threading. Queste prestazioni estreme, comunque, sono ancora dedicate agli ambienti professionali.
Di contro, è sempre più raro trovare in commercio processori single core, come per esempio il Sempron 145 o il Celeron G440, entrambi prodotti molto economici di vecchia generazione. I giorni del singolo core, ormai, sono giunti al termine, e infatti anche smartphone e tablet ormai hanno fatto il gran salto.