Il paradigma mouse e tastiera

Definire che cosa sia un PC non è una cosa semplice, soprattutto nel momento in cui l'elettronica personale sta prendendo forme diverse che includono tablet e smartphone. Eppure si possono individuare alcuni punti fermi, che abbiamo provato ad elencare.

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a cura di Tom's Hardware

Nel 1964 Doug Engelbart creò il primo mouse per computer da usare con un'interfaccia grafica. Quasi dieci anni più tardi, nel 1973, un intraprendente gruppo di ricercatori del Xerox Palo Alto Research Center (PARC) portò quell'idea un po' più avanti: il loro prototipo di PC si chiamava Alto, e aveva una GUI progettata per il mouse, completa di icone cliccabili, finestre, cartelle, e un desktop impostato con il paradigma con oggi è familiare a tutti noi. I principi di base dell'Alto furono poi ripresi da Steve Jobs sui Mac, e successivamente da Bill Gates con Windows.

Negli ultimi 40 anni in ogni caso questo paradigma non ha visto cambiamenti radicali. Icone, finestre, cartelle e desktop sono rimasti sempre gli stessi in tutti i sistemi operativi, e il mouse resta l'elemento principale dell'interfaccia uomo macchina. Nei moderni smartphone, tablet (e anche PC) dotati di touchscreen il mouse è stato sostituito dalle dita, ma tanto Android quanto iOS contano su icone per l'interazione con l'utente.

L'arrivo di Windows 8 rappresenta forse il più grande allontanamento da questo modello, ed è anche ciò che ha scatenato le maggiori critiche verso l'interfaccia sviluppata da Microsoft. Sarà interessante vedere se nel tempo la Modern UI riuscirà a convincere gli utenti, ma siamo certi che la combinazione di tastiera e mouse resterà fondamentale ancora molto a lungo.

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