Rambus RDRAM Memory (1999)

In questo articolo ripercorriamo rapidamente alcuni dei fallimenti più grandi nell'industria dei PC. Dalla FX 5800 di Nvidia al Pentium 4 Prescott di Intel, fino alla 2900 XT di ATI, ce n'è per tutti i gusti.

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a cura di Tom's Hardware

Verso la fine degli anni '90 sembrava scontato che la tecnologia RDRAM di Rambus avrebbe rimpiazzato le classiche SDRAM come memorie standard da usare nei PC. Le nuove memorie erano in grado di raggiungere un bandwidth doppio rispetto alle SDRAM, mantenendo la stessa frequenza. Intel si fidava così tanto di questa tecnologia che la prima piattaforma del Pentium 4, basata sul chipset 850, supportava esclusivamente le memorie RDRAM. Cos'è andato storto?

La tecnologia RDRAM non è riuscita a risolvere diversi problemi: alte latenze, temperature maggiori e un prezzo non proprio a buon mercato. Le basse prestazioni relative alla latenza in un certo senso mitigavano i vantaggi legati al bandwidth rispetto alla tecnologia rivale SDRAM. A tutto questo bisogna aggiungere gli standard proprietari di Rambus, che si traducevano in licenze che contribuivano ad aumentare i costi di produzione. Inoltre le memorie RDRAM dovevano essere installata a coppie di due per adattarsi alle motherboard dual-channel, costringendo gli utenti ai salti mortali durante gli aggiornamenti dell'hardware del proprio computer.

La disponibilità delle nuove e veloci DDR SDRAM e l'aggiunta del supporto da parte di Intel contribuì a decretare la fine delle RDRAM. Oggi l'azienda è famosa più per le cause legali contro gli ex-concorrenti.