Dopo il giro di boa del millennio si considerava la CPU a 64 bit Intel Itanium come la nuova grossa rivoluzione del settore, e l'azienda sperava che la sua architettura IA-64 presto avrebbe preso il posto della x86. Sfortunatamente le sue prestazioni nell'emulazione di applicazioni basate sull'architettura x86 erano particolarmente deludenti. I problemi di design si sono ulteriormente aggravati quando AMD introdusse il proprio approccio ai processori a 64-bit, che offrivano l'estensione al set di istruzioni x86.
Alla fine Intel si arrese e adottò l'estensione x86-64 nei suoi processori Pentium 4, mentre Itanium fu relegato ai server aziendali. Intel merita comunque di essere lodata per aver continuato lo sviluppo di un prodotto con una roadmap completa e delineata, fino ai giorni nostri. Tuttavia Microsoft ha annunciato che non supporterà l'architettura nei sistemi operativi di prossima generazione, e anche Oracle ha preso una decisione simile.