Conclusioni

Il primo processore double core a 64 nm di Intel guadagna a pieno titolo il nome di Extreme Edition. Questa nuova CPU a 3.46 GHz, FSB 1066 e 4 MB di cache L2 mostra che Intel ha ancora tutte le armi per combattere contro AMD, e aspettate di vedere cosa accade quando viene overcloccato a 4.26 GHz.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Il business di Intel sta andando nella giusta direzione. Tuttavia, la sua reputazione soffre ancora del passo falso fatto con i processori NetBurst da 90 nm. Il consumo energetico è praticamente duplicato nel giro di due anni, mentre le prestazioni sono rimaste pressoché statiche. Concentrarsi sulle funzionalità e sui vantaggi offerti dalle sue piattaforme è stata sicuramente una buona idea, ma purtroppo le esorbitanti richieste energetiche del Prescott non sono assolutamente passate inosservate.

Ad ogni modo, AMD rimane leader nei benchmark prestazionali e in quelli prestazioni-per-watt. Tuttavia, Intel si ritaglia una buona posizione con i progressi effettuati grazie al processo produttivo a 65 nm. Non solo la struttura più piccola permette di aumentare i volumi di produzione, ma aiuta anche a decrementare la dissipazione termica e il consumo energetico. Allo stesso tempo, sono state aggiunte alcune novità, come la tecnologia di virtualizzazione o la maggiore cache L2 (il Pentium Extreme Edition 955 è il primo processore desktop ad integrare 4 MB di cache L2). Infine, la generazione dei 65 nm permette di aumentare ancora di più le velocità di clock. Crediamo che i 4 GHz per i single core e i 3.6 GHz per gli odierni prodotti double core saranno disponibili entro il secondo trimestre del 2006.

L'ultimo processore Extreme Edition sottolinea la premessa che la tecnologia produttiva è il fattore più importante nel business dei processori. I 65 nm permettono ad Intel di rifarsi una buona reputazione e di offrire prodotti competitivi. Mentre il Pentium Extreme Edition 955 si scontra testa a testa con il modello di punta AMD, l'Athlon 64 X2 4800+, in molti benchmark, non riesce ancora a batterlo. Concludendo, possiamo affermare che ad oggi, l'unico fattore che permette ad Intel di stare al passo con AMD è il processo produttivo; consideriamo però che gli attuali Pentium si basano sull'architettura NetBurst, che Intel stessa riconosce come affetta da diversi punti deboli.