Conclusioni

L'evoluzione enterprise dell'ottimo disco flash Intel X25-M, progettato per il mercato mainstream, migliora ulteriormente le prestazioni, e si propone come disco professionale di altissimo livello.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Se avete osservato bene i benchmark eseguiti, probabilmente non vi serve leggere le conclusioni. Il primo SSD di Intel, l'X25-M, indirizzato al mercato desktop e mobile ci aveva già molto positivamente colpito. Domina ancora in molti benchmark, accoppiando alte prestazioni e grande efficienza. L'X25-E è qualcosa di completamente differente.

Il nuovo dispositivo è basato sullo stesso controller e architettura di memoria cache. Non fornisce un throughput massimo superiore rispetto all'X25-M (200 MB/s) ed è limitato a 32 e 64 GB di spazio di archiviazione. Tuttavia offre solide prestazioni in scrittura (160 MB/s), grazie alla memoria flash SLC, che il modello mainstream non possiede. Più importante, permette prestazioni di I/O che sono dalle 10 alle 25 volte superiori rispetto a quelle che si possono pretendere da un hard disk da 15000 giri al minuto per server. In quasi tutti i benchmark di I/O, ad eccezione del test web server, l'X25-E è dalle tre alle 5 volte superiore rispetto ai diretti concorrenti SSD.

Descrivere l'X25-E come il disco più efficiente del mercato sarebbe corretto, ma preferiamo etichettarlo come un prodotto che ridefinisce le prestazioni degli SSD nel settore dell'archiviazione server e cancella gli standard per identificare i prodotti ad alte prestazioni di I/O.

La complicata tecnologia di memoria flash ha raggiunto un livello per cui un singolo prodotto è in grado di fornire prestazioni raggiungibili, precedentemente, solo con complessi sistemi RAID da 6/12 hard disk. Un singolo X25-E consuma inoltre poco più di 1 W, di media, rispetto ai 100 watt di un sistema RAID di questo genere.

Questo non significa che gli hard disk sono destinati a scomparire. Le applicazioni ad alta capacità e throughput elevato rimangono a favore dei prodotti magnetici. I giorni degli hard disk usati per applicazioni server di I/O intensive sono contati. Hitachi e Seagate dovranno fare del loro meglio con i loro SSD in arrivo tra fine 2009 e inizio 2010, perché Intel è un osso duro.