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Abbiamo rivolto ad AMD e Intel alcune domande: siamo partiti dall'Athlon 64 e dalla computazione a 64 bit per passare al Pentium 4 Extreme Edition e ai prodotti per il mercato Mobile. Una lettura consigliata a chi voglia chiarirsi le idee sullo stato attuale del mercato e della tecnologia dei microprocessori e sul futuro dei processi produttivi.

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a cura di Tom's Hardware

Intel Pentium 4 Extreme - potenzialità e strategie, Continua

THG: Intel crede molto nella tecnologia Hyper Threading. In termini commerciali non sarebbe stato più conveniente, per un produttore di processori, spingere sul doppio processore anche nel settore desktop? Perchè emulare in un chip la presenza di più processori quando le tecnologie sono mature per portare a tutti dei sistemi realmente multi processore?

Claudio Bellini: l’Hyper Threading è una tecnologia nuova nel campo dei desktop, Intel l’aveva introdotta per i server due anni fa. Riteniamo che costituisca un grosso vantaggio per gli utenti di PC perché consente alle applicazioni di sfruttare più correttamente le risorse del processore.

In Intel riteniamo che non esista un’architettura per tutti gli usi e tutte le esigenze, ci sono piattaforme dual processor o multi processor che rispondono a specifiche richieste e specifici modelli d’uso, così come il singolo processore funziona per il desktop. L’Hyper-Threading consente di sfruttare completamente tutte le risorse del chip, che prima non potevano essere utilizzate appieno per come sono scritti i codici delle applicazioni.

Ad esempio, vi sono applicazioni che fanno un pesante uso della virgola mobile e non utilizzano la parte di elaborazione dedicata agli interi. Con HT il processore è in grado di agire come se virtualmente fossero due; il secondo processore virtuale può infatti essere utilizzato, contemporaneamente, per l’elaborazione degli interi, sfruttando così al meglio le risorse.

Oppure, un altro esempio evidente di benefici dell’HT è quello relativo a cache miss: se un’applicazione ha bisogno di dati che non sono sulla cache, ma sono sulla RAM o sul disco, allora quell’applicazione viene sospesa in attesa che vengano caricati i dati che servono. Solo alcune execution unit all’interno del processore vengono impiegate per il recupero di queste informazioni, mentre altre, come quelle per la virgola mobile, sono libere e inutilizzate e con la tecnologia Hyper-Threading potrebbero invece essere utilmente impiegate, mentre nello stesso tempo vengono recuparti i dati esterni alla cache.

Per la prima volta è possibile quindi avere due applicazioni “up and running” su un unico processore fisico, mentre senza HT si possono avere diverse applicazioni attive ma soltanto una “up and running”, le altre rimangono intanto in stato di attesa.

E’ importante sottolineare che abbiamo introdotto la tecnologia Hyper-Threading in ambito server due anni fa, quando il mercato era pronto per questa novità perché esisteva già un ampio ecosistema di applicazioni cosiddette multi-thread e anche il sistema operativo supportava questa logica di elaborazione. Per quanto riguarda i desktop abbiamo atteso che i tempi fossero maturi e abbiamo introdotto l’HT nel novembre del 2002, con la presentazione del sistema operativo Microsoft XP e di applicazioni ottimizzate per operare in multi-thread appunto, sarebbe stato inutile presentarla prima quando gli utenti non avrebbero potuto beneficiarne.