Consumo e diagonale

la sensibilità ambientale e il costo dell'energia sono in crescita, e i consumatori cominciano ad essere più attenti ai consumi domestici. È lecito domandarsi quanto consumi il televisore e i monitor per PC che, messi insieme, possono stare accesi anche per più di 10 ore al giorno. Ecco la verità sui consumi del vostro televisore.

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a cura di Tom's Hardware

Consumo e diagonale

In realtà, il consumo di un monitor LCD è legato principalmente alla sua diagonale . Questo è logico se si pensa che la maggior parte del consumo di un monitor dipende dal sistema di retroilluminazione, e che per illuminare una superficie più grande è richiesta una maggiore potenza.

Consumo e luminosità

Un altro fattore che influenza il consumo sono le regolazioni manuali, in particolare quella della luminosità. Abbiamo misurato il consumo del T200 a vari valori della Luminosità, grazie al nostro Wattometro e alla sonda Gratag Macbeth. I risultati sono molto eloquenti.

Come vediamo, partendo dal valore minimo e portando la Luminosità al massimo, il consumo del monitor può anche raddoppiare . Per coniugare comfort e consumi, bisogna trovare un compromesso, tenendo conto che sia un monitor poco luminoso sia un monitor troppo luminoso tendono ad affaticare gli occhi. Solitamente, per i monitor per PC, raccomandiamo il valore di 160 cd/m 2 , che risulterà familiare a chi legge spesso i nostri articoli. Aumentando o diminuendo la luminosità intorno ai valori da noi indicati, si può raggiungere una luminosità più adatta alle proprie esigenze senza aumentare in maniera drammatica i consumi. D'altronde, non tutti hanno la stessa percezione dei colori e della luce, quindi se ad alcuni saranno sufficienti 160 cd/m 2 , altri potrebbero trovarsi meglio con 165 cd/m 2 o con sole 155 cd/m 2.

Vogliamo anche far notare che il consumo ha un andamento pressoché lineare. Con la luminosità al minimo, il monitor consuma 15 Watt . Non si tratta di un assurdo o di un contro-senso. Anche l'elettronica interna, costituita dal sistema di trattamento digitale dell'immagine e da tutti i circuiti per la gestione del monitor, ha un suo consumo. È vero che la tecnologia a lampade fluorescenti consuma meno, ma il grafico mette chiaramente in luce come, nelle condizioni tipiche di utilizzo di un monitor, l'elettronica interna è responsabile di circa il 50% del consumo totale di energia. In futuro, per diminuire i consumi di un monitor, non si potrà trascurare questo aspetto.

Il consumo in stand-by è molto limitato, infatti la potenza assorbita dal T200 raramente supera gli 0,3 W , dovuti essenzialmente alle perdite nel raddrizzatore di tensione nell'alimentatore, che può essere esterno o integrato nel monitor. Chi vuole portare a zero il consumo in stand-by, non può far altro che scollegare il monitor dalla presa di corrente.

Conclusioni

Grazie al nostro wattometro, siamo arrivati a delle interessanti conclusioni. Non è vero che il consumo dipende dallo sfondo, ma principalmente dalla diagonale: chi vuole spendere poco in termini di bolletta della luce e contribuire alla salvaguardia dell'ambiente, deve come prima cosa scegliere un monitor di piccola diagonale. In secondo luogo, il consumo dipende dalla luminosità. Anche su un monitor di grande diagonale, è possibile economizzare i consumi regolando opportunamente la luminosità.