Miti moderni, suoni e radiazioni pericolose
Chi ha l'età giusta, ricorderà ancora il piacere che si provava ascoltando un impianto stereo con giradischi, doppia cassetta, radio AM/FM ed equalizzatore a 10 bande. Alcuni ricorderanno le gigantesche cuffie di papà, eredità degli anni '70, e di come si arrabbiava se si toccavano "le sue cose". Quelle cuffie enormi erano perfette per spararsi direttamente nel cervello Led Zeppelin, AC/DC, Metallica o qualsiasi altra cosa, a volumi improponibili. Chi amava il rock degli anni '80, aveva una sola parola imprescindibile: volume. La mamma, generalmente, era quella che diceva "così diventerai sordo", facendoci pensare quanto fosse vecchia e retrograda.
Gli anni 80' sono finiti da un pezzo e alcuni membri della generazione del metal, forse, si stanno chiedendo se la mamma non avesse ragione. Alcuni di noi ripetono la parola "eh?" moltissime volte al giorno, il che ci mette in una situazione imbarazzante: spiegare all'interlocutore (magari alla moglie) perché lo stiamo ignorando, oppure trovare una qualche ragione medica. Siamo vittime della tecnologia, di quelle maledette cuffie e delle ore infinite passate ad ascoltare musica infernale, fino a dimenticarci di ogni altra cosa. O forse è che sono passati vent'anni, quasi trenta, di fronte a un computer, colpiti da emissioni elettromagnetiche di ogni tipo per molte ore al giorno. Per una ragione o per l'altra, prima o poi il cervello umano, in alcuni casi, comincia a cedere.
In questo articolo sui miti e le leggende metropolitane Hi-Tech cercheremo di trovare una scusa valida per quel "eh?", prima che vi porti al divorzio. Prima cercheremo di capire quanto fa male la musica ad alto volume, poi cercheremo di creare delle cuffie antirumore (una cosa che la mamma, di certo, avrebbe etichettato come paradosso od ossimoro), e infine cercheremo di capire se un computer può far male al cervello.


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