E poi ricostruire
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Una volta estratto l'altoparlante, è il momento di liberarlo dal cavo, che taglierete a cinque o sei centimetri di distanza dall'altoparlante stesso. Dopodiché bisogna separare i due fili che portano il segnale, e noi vi mostreremo il peggiore dei metodi possibili, ma anche quello alla portata di tutti. Rimuovete con attenzione la guaina protettiva, aiutandovi, possibilmente, con una forbice da elettricisti. Poi passerete a riassemblare il tutto con il nastro isolante: è brutto e poco professionale, ma serve allo scopo. A questo punto gli altoparlanti vanno inseriti nella loro nuova sede. Prima però, è meglio collegarli e provarli, magari con un lettore MP3, per vedere se non si sono danneggiati. Se sono a posto, mettetene uno in ognuno dei padiglioni della cuffia protettiva, eventualmente fermandoli con un po' di colla.
Potete anche decidere di inserire uno strato di schiuma prima dell'altoparlante, per ridurre la distanza dall'orecchio, che con la nostra cuffia personalizzata sarà altrimenti molto più alta che con le normali cuffie audio. L'obiettivo è avvicinare il più possibile l'altoparlante all'orecchio, senza che diventi fastidioso, né ridurre le proprietà isolanti della cuffia. È anche possibile incollare una parte del cavo direttamente dentro al padiglione, per evitare danni accidentali. Tenete presente che la distanza tra orecchio e altoparlante influenza la qualità audio, perché una distanza eccessiva riduce la percezione delle basse frequenze. Il risultato che abbiamo ottenuto, tuttavia, è stato migliore delle aspettative. Certo, le nostre cuffie adattate non vincerebbero una gara di design, ma isolano dai suoni ambientali e permettono di ascoltare quello che vogliamo.