850 Pro al top, ai limiti del SATA 6 Gbps

Si chiama Samsung 850 PRO ed è il primo SSD consumer con memoria Vertical NAND 3D. Ecco com'è fatto e le prestazioni che è in grado di raggiungere.

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a cura di Tom's Hardware

850 Pro al top, ai limiti del SATA 6 Gbps

Gli ottimi risultati dei Samsung 850 Pro sono in un certo senso ottenebrati dal fatto che l'interfaccia SATA 6 Gb/s è limitante. L'850 Pro tuttavia lavora all'interno dei limiti dell'interfaccia. È ben confezionato e veloce, senza dubbio, ma la maggior parte degli SSD recensiti ultimamente sono a un tiro di schioppo da questo SSD, quindi è difficile dire senza remore che si tratti della soluzione migliore. Comunque sia i dati di picco parlano da soli e nella maggioranza dei test Samsung è al top.

Continueremo a lamentarci dei limiti che pone l'interfaccia SATA a 6 Gb/s fino a quando le connessioni alternative non troveranno spazio. Nel frattempo, la memoria 3D V-NAND sembra garantire prestazioni e bassi consumi. In questo senso le nostre rilevazioni in modalità DevSlp sono spettacolari. Quando questa funzione diventerà più importante nel settore mobile ci aspettiamo che i Samsung 850 Pro diventino la scelta principale per i notebook.

Tanti appassionati non sfrutteranno le capacità di codifica degli SSD 850 Pro, ma siamo felici siano state implementate in hardware. Sospettiamo che molti 850 Pro finiranno in configurazioni multi-drive dove la codifica dovrebbe essere abilitata tramite un controller RAID hardware. Non è chiaro comunque quanto spazio venga usato per codificare completamente il disco.

Il cuore degli 850 Pro è la memoria 3D V-NAND, che si dice aumenti nettamente la resistenza. È un aspetto difficile da testare. Sì, le prestazioni sono migliori per via della tecnologia e l'abbiamo visto. Anche i consumi sono migliori e l'abbiamo misurato. Sfortunatamente le specifiche TBW (terabyte written, terabyte scritti) sono poco chiare e tendono a coinvolgere altre informazioni che semplicemente Samsung non rivela. L'SSD 730 di Intel può sostenere 70 GB di scritture al giorno lungo il periodo di garanzia, mentre l'850 Pro dovrebbe posizionarsi su 40 GB giornalieri. Questo però facendo i conti su 10 anni di garanzia. Facendo i calcoli su cinque anni si ottengono 80 GB giornalieri.

Il metodo usato da Samsung per calcolare i dati non è stato divulgato. Ma non pensiamo sia importante. Una volta abbiamo messo quasi 7 milioni di gigabyte su un Samsung 830 da 256 GB. Tutto questo significa che l'approccio al test della resistenza conta tanto come interpretate i risultati. Ricordate che 10 anni di garanzia sono comunque limitati dal dato TBW. Avete 10 anni o 150 TBW, a seconda di quale raggiungerete prima. Aumentare la garanzia di cinque anni probabilmente non costa molto a Samsung nel lungo periodo sulla base di quella specifica di scrittura. Inoltre, il rating TBW per ogni drive è lo stesso. Ciò significa che il minimo comun denominatore - il modello da 128 GB - è stata probabilmente la cavia dei calcoli di Samsung. Abbiamo difficoltà a credere che l'850 Pro da 1 TB non superi il numero citato.

Spremere fino all'ultimo bit dell'interfaccia SATA 6 Gbps può sembrare una presa in giro, ma è proprio quell'ultimo punto percentuale che pone le unità di Samsung in pole position. La differenza tra l'SSD medio e l'850 Pro non è enorme, ed è ancora meno se guardate alle offerte concorrenti di fascia alta. Inoltre molti test sull'archiviazione tendono a esagerare le differenze prestazionali. Se fossimo passati da una R9 290X a una R9 290, non l'avreste notato. Similmente se prendiamo un 840 EVO e passiamo a un 850 Pro, la differenza dovrebbe diventare impercettibile. È solo quando spingiamo queste unità ai limiti che certi SSD splendono. È il caso dell'SSD 730 di Intel e dei nuovi 850 Pro di Samsung, capaci di dire la loro in situazioni di carico molto elevato.

Francamente la maggior parte dei nostri lettori - persino gli appassionati - non ha bisogno di un 850 Pro, in particolare dato il prezzo. Gran parte dei PC desktop e dei notebook sono ben serviti da offerte superbe e a buon mercato. Ci sono così tante opzioni che costano meno, inclusi determinati 840 EVO, per lasciar perdere i pur veloci 850 Pro. Però ci sono appassionati disposti a spendere per avere i componenti più veloci e sono quelli che troveranno l'850 Pro più interessante.

Possiamo dire che Samsung è riuscita a toccare i limiti dell'interfaccia SATA 6 Gbps. Non c'è margine per andare oltre, fino a quando inizieremo a vedere versioni dell'850 Pro progettate per interfacce alternative. In ogni caso Samsung è riuscita a guadagnare, ancora una volta, lo scettro del settore.