Risultati: lettura e scrittura casuale 4 KB

Si chiama Samsung 850 PRO ed è il primo SSD consumer con memoria Vertical NAND 3D. Ecco com'è fatto e le prestazioni che è in grado di raggiungere.

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a cura di Tom's Hardware

Ci affidiamo ancora a Iometer come soluzione sintetica per testare le prestazioni casuali 4 KB. Tecnicamente, "casuale" si traduce con un accesso consecutivo che avviene a più di un settore di distanza. Su un hard disk meccanico, questo può portare a latenze significative che impattano sulle prestazioni. I prodotti con piatti rotanti gestiscono gli accessi sequenziali molto meglio di quelli casuali, poiché le testine non devono essere fisicamente riposizionate. Con gli SSD, la distinzione tra accesso casuale/sequenziale è molto meno rilevante. I dati possono essere messi dove vuole il controller, quindi l'idea che il sistema operativo veda un pezzo di informazione uno accanto all'altro non è, nella stragrande maggioranza dei casi, corretta.

Letture casuali 4 KB

Testare le prestazioni degli SSD è un'operazione che spesso enfatizza le letture casuali 4 KB, e per una buona ragione. La maggior parte degli accessi è sia di piccole dimensioni che casuale. Inoltre, le prestazioni in lettura sono molto più importanti delle scritture quando si ha a che fare con i tipici carichi di lavoro client.

Se le IOPS fossero gli unici parametri prestazionali di un SSD, il Samsung 850 Pro dominerebbe il mercato incontrastato. Ovviamente non funziona così dato che ci sono moltissimi benchmark per analizzare un SSD. Se però volete battere l'850 Pro in questa particolare disciplina, dovete dotarvi del Samsung XP941 da 512 GB con quattro linee PCI Express.

Come dicono le specifiche, gli 850 Pro raggiungono circa 10.000 IOPS con una queue depth di uno, poi si passa tranquillamente fino a 100.000 IOPS con una queue depth di 32. È importante che un SSD desktop raggiunga 90.000 o 100.000 IOPS con 32 comandi? No. Samsung poteva limitare artificialmente questi risultati a 80.000 IOPS e avrenne brillato nella maggior parte degli altri test. Però abbiamo un'indicazione del potenziale della piattaforma. Chiudiamo questa parte sottolineando come 100.000 IOPS con dati 4 KB siano pari a 400 MB/s di throughput o circa 100 volte ciò che un hard disk SAS da 15.000 RPM è in grado di offrire.

Scritture casuali 4 KB

Gli 850 Pro raggiungono un picco appena superiore a 90.000 IOPS con otto comandi. Non è comune vedere tre unità da 128 a 1024 GB raggiungere le stesse prestazioni casuali. Solitamente, le capacità inferiori hanno prestazioni più basse rispetto agli SSD più capienti. I modelli più recenti tendono a includere otto die, mentre gli SSD da 1 TB ne hanno 64. Si tratta di molti più die su cui distribuire le scritture con carichi casuali. Probabilmente Samsung sta dotando gli 850 Pro con memoria NAND flash meno densa, aumentando il numero di die per ottenere lo stesso effetto.

Non c'è dubbio che l'850 Pro da 128 GB si stia rivelando come l'SSD più veloce che abbiamo mai testato con tale capacità. Potreste raddoppiare la capacità per lo stesso prezzo acquistando qualcos'altro, ma il fascino della velocità è difficile da ignorare. Ecco un focus delle prestazioni in lettura e scrittura sequenziali massime 4 KB rilevate con Iometer. L'ordine dei prodotti è determinato dalle prestazioni massime combinate in lettura e scrittura.

Abbiamo messo l'XP941 in classifica solo per il gusto di farlo. Altrimenti avremmo una chiara vittoria degli 850 Pro, che superano persino il Plextor M6e e il SanDisk A110 PCI Express. Solo l'XP941 con quattro linee PCIe riesce a superare il trio di 850.