Gli SSD del 2009: nuovi, ma migliori?
Gli hard disk basati su memoria flash sono ancora lontani dal diventare prodotti comuni, sia perché sono ancora molto costosi, sia perché la capacità di archiviazione offerta è limitata. Tuttavia, ci sono sempre più modelli disponibili.
Con l'intento di verificare se negli ultimi mesi erano stati fatti passi in avanti in questo campo, abbiamo provato i più recenti prodotti firmati Chaintech, Memory Corp, Silicon Power, Soliware e SuperTalent.
Alcune di queste marche potrebbero suonarvi sconosciute; in effetti, non sono molto famose, e alcune difficilmente reperibili in Italia. Il nostro scopo è tuttavia quello di valutare lo stato in cui si trova il mercato dei dischi SSD, quindi questi modelli, essendo gli ultimi presentati, sono quelli che fanno al caso nostro.
La penetrazione nel mercato degli SSD è decisamente curiosa; si trovano o nel mercato di fascia molto bassa (pensate ai notebook entry-level dotati di dischi SSD dagli 8 ai 32 GB) o nella fascia alta. Nonostante questo, le quantità di SSD venduti è decisamente bassa; d'altronde, quante persone sono disposte a spendere centinaia di euro per un disco da 32 o 64 GB?
Oltre al costo elevato degli SSD, a peggiorare la situazione c'è il prezzo, sempre più basso, dei dischi convenzionali. Modelli da 1 Terabyte sono venduti a circa 100 euro, mentre i modelli da 500 GB sono acquistabili a poco più di 50 euro. Inoltre, i vecchi hard disk mostrano ancora dei vantaggi; per esempio, si sono dimostrati più affidabili di molti modelli SSD, specialmente se intesi per un impiego in ambiente enterprise.
Tuttavia, ci sono anche diversi esempi positivi, come ci hanno mostrato i dischi Intel e Samsung per ambiente desktop e mobile.