Conclusioni

Recensione - Test degli SSD Serie 510 di Intel, con controller Marvell di seconda generazione da 6 Gbps.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

L'SSD 510 di Intel ha due facce. Anziché pensare allo scenario generale, Intel sembra aver scelto deliberatamente di lavorare per ottimizzare i trasferimenti sequenziali con file di grandi dimensioni. Forse questo è stato fatto con lo scopo di dimostrare i benefici dell'interfaccia a 6 Gb/s.500 GB of Intel SSD 510 drives, boxed up

Il P67 e l'H67 Express sono stati i primi chipset compatibili nativamente col SATA 6 Gbps. Persino OCZ ha dichiarato che la migliore esperienza si ottiene collegando la propria unità al PCH di Intel. Il modo migliore per mostrarvi che cosa può fare la vostra piattaforma di prossima generazione è realizzare un sistema capace di raggiungere valori di throughput di picco mai toccati prima. Quindi, mentre la missione dell'X25-M era quella di permettere ai processori Nehalem di liberare tutta la loro potenza, quella degli SSD 510 sembra quella di mostrare che cosa può fare l'interfaccia SATA 6 Gbps del chipset.

Che cosa significa tutto questo per l'utente finale? Per capirlo è bene dare un rapido sguardo ai prezzi.

Il Vertex 3 di OCZ da 240 GB è venduto mediamente a 480 euro, all'incirca 2 euro per gigabyte; l'Intel SSD 510 da 250 GB è disponibile a 530 euro, circa 2,12 euro per gigabyte. I Vertex 3 sembrano quindi la soluzione migliore, anche se usano la memoria NAND a 25 nanometri, la cui durata sul lungo termine e affidabilità sono ancora sotto la lente d'ingrandimento.

L'SSD 510 di Intel costa di più e offre migliori prestazioni sequenziali rispetto al Vertex 3. Ma è più lento del suo predecessore quando lavorate con tanti piccoli file. Esistono applicazioni e contesti dove questo disco sarebbe una scelta migliore, ma in generale ci sembra che l'OCZ Vertex 3 sarà in grado di offrire prestazioni generalmente migliori.

Restiamo infine in attesa del nuovo drive da 6 Gbps di Crucial e dell'imminente aggiornamento dell'Intel X25-M, che userà un controller proprietario e sarà sviluppato con tecnologia a 25 nm. Non vediamo l'ora di scoprire quanto la riduzione dei costi di produzione si farà sentire su quelli al dettaglio!