PMR, continua

Viaggio alla scoperta della storia dei computer. Questa volta ci soffermiamo sugli hard disk, a partire dalle prime unità a nastro di IBM fino ad arrivare alle tecnologie più moderne.

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a cura di Tom's Hardware

PMR, continua

Ci vollero circa altri 20 anni prima che la tecnologia di registrazione longitudinale esistente iniziasse a manifestare limiti e l'effetto superparamagnetico offrisse una giustificazione agli ingegneri per passare alla registrazione perpendicolare.

Nell'aprile del 2002 Read-Rite Corporation, uno tra i principali produttori di testine di scrittura/lettura, raggiunse una densità di 130 Gb/pollice quadrato in un prototipo usando un supporto fornito dalla sussidiaria di Maxtor, MMC Technology. Nel novembre 2002 Seagate annunciò di aver raggiunto densità di oltre 100 Gb/pollice quadrato in un prototipo grazie a questa tecnologia. Secondo due studi indipendenti pubblicati nel 2000, la registrazione perpendicolare promette densità fino a 1000 Gb (1 terabit) per pollice quadrato.

La registrazione perpendicolare diventò commercialmente disponibile negli hard disk il 16 agosto 2005, quando la divisione Storage Device di Toshiba mise in vendita il primo hard disk basato su tecnologia PMR. Si trattava di dischi da 1.8" usati principalmente nei dispositivi portatili per l'elettronica di consumo, ma anche piccoli portatili, come la serie Toshiba Libretto. I primi dischi da 1.8" che usavano il PRM erano modelli da 40 e 80 GB, che archiviano 40 GB su un singolo piatto. Questi dischi avevano la più alta densità areale sul mercato con 133 Gb/pollice quadrato (206 Mb/millimetro quadrato).

Nel giugno 2006 Toshiba introdusse un disco PMR da 2,5" e 200 GB con uno spessore di soli 9,5 mm e un peso di 98 grammi. Si trattava del disco da 2,5" pollici con la capacità più elevata disponibile al tempo, e aveva la densità areale più alta al mondo (178.8 Gb/pollice quadrato o 277 Mb/millimetro quadrato). Nell'ottobre 2006, Toshiba annunciò di aver prodotto più di 1 milione di dischi con tecnologia PMR.

Seagate invece presentò il primo disco PRM da 2,5" con il Momentus 5400.3 160, una soluzione da 160 GB progettata per i portatili.  Era stato annunciato nel giugno 2005, ma arrivò davvero sul mercato solo nel gennaio successivo. Nell'aprile 2006 poi Seagate presentò il Barracuda 7200.10, che era sia il primo disco da 750 GB sul mercato sia il primo da 3,5" a usare la registrazione perpendicolare.

Praticamente tutti i produttori di hard disk hanno spostato la maggior parte della loro linea prodotti sulle soluzioni PMR per continuare a spingere la crescita della capacità. Nel gennaio 2007, Hitachi introdusse il Deskstar 7K1000, che usava la registrazione perpendicolare per essere il primo al mondo a raggiungere il terabyte. Alla presentazione, Hitachi aveva osservato che c'erano voluti 35 anni per passare da 5 MB a 1 GB (1956 al 1991), 14 anni per arrivare a 500 GB (1991 al 2005), e solo due anni  da 500 GB a 1 TB (2005 al 2007).

Più tardi, nel giugno 2007, Hitachi mise in commercio il 5K250, un prodotto da 250 GB e 2,5 pollici che memorizzava con una densità dei dati a 205 Gb/pollice quadrato. Western Digital svelò i 2 TB nei primi mesi del 2009, e nel 2010 sia Seagate sia Western Digital hanno presentato i 3 TB (esterni ed interni, rispettivamente). Ora siamo a 4 terabyte, cioé una densità areale da 500 Gb/pollice quadrato e oltre, ma l'hard disk con l'elio annunciato di recente potrebbe spostare il limite ben più in là.