Conclusioni
Lo Yashi Goldfinger non è bello da vedere, e dà chiaramente l'impressione di un prodotto economico. Non è certamente un oggetto di design come i Sony Vaio, e non è nemmeno all'altezza dell'HP Envy 23 Touchsmart; ma è comunque un PC in grado di fare le stesse cose degli altri.
L'assenza di bloatware piacerà a molti, ma resta da valutare la questione del prezzo. Lo Yashi Goldfinger infatti parte da circa 907 euro, ma per il modello che abbiamo testato ce ne vorranno 1165. Non un prezzo particolarmente competitivo.
Il Goldfinger infatti si trova in diretta concorrenza con l'Envy 23 Touchsmart di HP (999 e 1199 euro). L'azienda statunitense sembra però offrire qualcosa in più: una scheda grafica dedicata nel caso del modello più costoso, mentre tastiera e mouse wireless - che pure non sono un granché - occupano solo una delle sette porte USB disponibili sull'Envy 23.
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Considerando che i software aggiuntivi si possono sempre eliminare, e che l'Envy 23 è migliore per design e materiali, HP sembra avere un vantaggio, piccolo ma netto. Tranne che in un caso: l'Envy 23 non ha né uscite né ingressi video, mentre lo Yashi offre entrambe queste possibilità.
Yashi riesce invece a distinguersi se si sceglie il meglio delle opzioni disponibili: con un SSD da 480 GB, CPU Intel Core i7 e lettore Blu-ray, infatti, il Goldfinger viene a costare poco meno di 1.600 euro. Una cifra molto alta in termini assoluti, ma che dà un vantaggio netto alla casa italiana a confronto per esempio del Sony Vaio L.
Anzi, a ben guardare non sarebbe nemmeno un prezzo troppo alto per un desktop con una potente CPU Intel, SSD da 480 GB, 8 GB di RAM, schermo touch da 23 pollici, tastiera e mouse inclusi. Mancherebbe solo un chip grafico per giocarci.