La potenza si guadagna un livello alla volta e con molti oggetti

Maghi, ladri e guerrieri, in un'avventura epica tra mito e fantasia.

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a cura di Tom's Hardware

La potenza si guadagna un livello alla volta e con molti oggetti

Bioware ha deciso di usare un sistema di sviluppo dei personaggi alla Dungeons & Dragons. Alla nascita del personaggio si dispongono alcuni punti negli attributi, che sono i classici Forza, Destrezza, eccetera. Poi si scelgono delle abilità tra quelle comuni e infine tra quelle specifiche di classe. Le professioni sono chiuse, quindi un ladro non imparerà mai la magia, né un guerriero imparerà mai a rubare. Al massimo tramite le specializzazioni si può ampliare il bagaglio di abilità possibili. Le specializzazioni si trovano nel corso della normale storia del gioco, comprando libri o facendosele insegnare da uno dei molti personaggi non giocanti che si uniscono al gruppo  nel corso dell'avventura.

Concludendo le missioni - ce ne sono a decine, tra principali  e secondarie - e combattendo, si guadagnano punti esperienza. Ogni tot punti esperienza si guadagna un livello, si piazzano altri punti in attributi e abilità e via andare.

Il mago sembra l'unico personaggio veramente universale, perché ha tra le proprie specializzazioni il Guerriero Arcano che lo fa diventare anche un picchiatore in mischia. Quindi il vero power player può creare un personaggio abbastanza definitivo, una specie di Mago / Chierico / Guerriero. Insomma, palle di fuoco, supporto, cure e mazzate, gli manca solo il mitragliatore, e ovviamente la corazza.

Didascalia

Come anticipato il ladro è il più difficile all'inizio ma poi diventa molto soddisfacente, soprattutto specializzandosi come Assassino.

Il parco oggetti è immenso, composto di armi da lancio e da mischia a una e due mani, scudi, corazze, amuleti, anelli e miliardi di trappole, pozioni e ingredienti. Ci sono molte variabili e molte strategie che rendono la ricerca, l'acquisizione e la rivendita di oggetti una parte costante del gioco. Tutto perfetto, solo un'annotazione. Non capiamo come mai Bioware abbia usato numeri con la virgola invece di numeri interi per alcune caratteristiche degli oggetti, come i danni delle armi, per esempio.