Multiplayer e Arcade

Recensione di Max Payne 3, gioco d'azione in terza persona di Rockstar Games.

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a cura di Manolo De Agostini

Multiplayer e Arcade

Questo capitolo è il primo della serie a offrire un multiplayer, completo di punteggi e obiettivi che sbloccano livelli di difficoltà maggiori e armi migliori. Ci sono tre modalità chiamate Deathmatch, Team Deathmatch, Payne Killer e Gang Wars (Guerriglia).

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Il nome della prima e la seconda modalità dice tutto, mentre Payne Killer - che si sblocca dopo cento uccisioni - è interessante perché vede un team di giocatori concentrati nell'obiettivo comune di uccidere Max Payne o Raul Passos, il suo compagno d'azione. Chi ci riesce diventa il bersaglio degli altri giocatori, fino alla scadenza del tempo. Insomma…si salvi chi può!

Guerriglia vede invece fronteggiarsi due squadre in diverse sfide, tra cui anche il classico cattura la bandiera. L'aspetto interessante è che ci sono elementi della trama e di conseguenza si tratta di una modalità più strutturata dal classico multiplayer, ma con una storia che prende forma a seconda degli eventi.

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C'è anche la modalità Arcade (disponibile in due declinazioni), in cui sostanzialmente si gioca per ottenere il punteggio più alto entro un certo limite di tempo. Nella prima, Score Attack, possiamo ripercorrere i capitoli della Storia, cercando di ottenere il punteggio più alto nelle nostre uccisioni. Ovviamente gli headshot daranno un punteggio maggiore.

New York Minute invece ci vede impegnati in una lotta contro il tempo: si parte con un minuto, e ogni uccisione conferisce ulteriori secondi per andare avanti. Tutti i punteggi sono pubblicabili online, confrontabili con quelli di amici e se si è davvero bravi, si sbloccano ulteriori contenuti da sfruttare in multiplayer. In definitiva il multiplayer è variegato e assolutamente da provare. Riteniamo tuttavia che Max sia e rimanga soprattutto un gioco in cui impegnarsi per assaporare la parte single player.