Persona e Shin Megami Tensei: storia e differenze

Persona 5 è stato una felice scoperta per tanti giocatori, ma non tutti conoscono le origini della serie e il suo rapporto con Shin Megami Tensei.

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a cura di Marco Patrizi

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Con Persona 5 Atlus ha compiuto un'impresa di cui alcuni anni fa si sentiva davvero il bisogno: dimostrare che è possibile creare un JRPG dall'animo classico, ma allo stesso tempo moderno nell'esecuzione. Il titolo uscito nel 2016 è senza dubbio uno dei migliori titoli di questa generazione, tanto incensato dalla critica quanto premiato dagli utenti con vendite record. Ma il suo esito più soddisfacente è stato soprattutto la creazione di migliaia nuovi fan che con questo capitolo hanno scoperto una serie troppo a lungo rimasta di nicchia.

Il risultato è che mai come prima le opere Atlus sono seguite dagli utenti. In moltissimi hanno letteralmente lanciato soldi a Persona 5 Royal, quelli provvisti di Nintendo Switch attendono con ansia la data di uscita occidentale di Persona 5 Scramble (che purtroppo ancora tarda ad arrivare), e già qualcuno freme per l'annuncio di Persona 6. Persino Tokyo Mirage Sessions ♯FE Encore ha avuto un piccolo riscatto surclassando le vendite della versione originale per Wii U.

Persona 5 è stato insomma una felice scoperta per tanti giocatori, ma non tutti conoscono le origini e la storia della serie. Tant'è che dopo il Nintendo Direct Mini dello scorso luglio potreste essere tra quelli rimasti spiazzati nel vedere nei trailer di Shin Megami Tensei III Nocturne Remastered e Shin Megami Tensei V gli stessi demoni visti in Persona 5. O magari sapete già della parentela tra le due saghe, ma non sapete in che misura sono accomunate, e soprattutto se i nuovi titoli annunciati potrebbero fare al caso vostro. Nel qual caso mettetevi comodi e lasciatevi accompagnare nei meandri dell'oscuro universo Atlus.

Anche se da noi è ancora poco diffusa, la saga di Shin Megami Tensei (SMT) è estremamente seguita in Giappone, dove nella scala dei JRPG più popolari si piazza al terzo posto subito dopo Dragon Quest e Final Fantasy. Tale successo è da ricondursi ai temi contenuti nei capitoli di esordio che, a cavallo tra gli anni '80 e '90, fecero particolare presa sul pubblico giapponese. Ma non ci soffermeremo su questo in questo articolo.

Il primissimo titolo della serie Digital Devil Story: Megami Tensei uscì nel lontano 1987 e nel 1992 uscì il primo Shin Megami Tensei. I giochi della serie sono generalmente ambientati in contesti apocalittici o post-apocalittici: situazioni di crisi di proporzioni globali, o persino extra-dimensionali, in cui la popolazione mondiale è a rischio decimazione, spesso coinvolta nel mezzo della battaglia tra potenze divine per la supremazia sull'ordine universale. I protagonisti di turno sono chiamati a risolvere la situazione utilizzando come alleati i vari demoni che si sono manifestati sulla Terra.

Nel 1994 uscì poi Shin Megami Tensei If..., un capitolo atipico rispetto al mood usuale che, come il nome suggerisce, mette in scena un "what if", una situazione ipotetica in cui gli eventi del primo SMT non sono mai accaduti. A differenza dei capitoli precedenti, If... è ambientato in una scuola giapponese e la minaccia che i protagonisti liceali devono scongiurare è di portata inferiore, benché coinvolga comunque un'invasione di demoni. Il titolo ricevette una buona accoglienza da critica e giocatori e ciò spinse Atlus a creare un capitolo spin-off vero e proprio: Revelations: Persona. Fu proprio questo il primo capitolo della serie (pur essendo uno spin-off) a varcare i confini del Giappone e ricevere una release occidentale, anche se solo negli USA.

A differenza della serie principale, quella di Persona ha un approccio narrativo diverso, più concentrato su temi personali e sociali, generalmente affrontati dalla prospettiva di studenti liceali alle prese con situazioni normalmente troppo grandi per loro, in cui il loro sviluppo personale ha un ruolo centrale. Nel corso del tempo Persona è andata sempre più camminando sulle sue gambe; nonostante i fan più duri e puri generalmente ritengono che il secondo capitolo sia il migliore, è stato Persona 3 a contribuire maggiormente alla sua identità come franchise a sé stante introducendo la progressione con elementi sim e i Social Link (che in P5 corrispondono ai Confidant).

A questo punto vi starete chiedendo in cos'altro sono accomunate e quali sono le differenze tra le due serie. In termini generali sia SMT che Persona hanno a che fare con l'esplorazione di una versione distorta e sovrannaturale del mondo, con il coinvolgimento di creature ed elementi occulti. Tutti i loro capitoli sono a sé stanti e possono essere giocati singolarmente (fatta eccezione per Persona 2 che ha due capitoli contigui). Le lunghe sessioni nei dungeon e i ricorrenti combattimenti a turni in perfetto stile JRPG sono alla base del gameplay di entrambe. Col tempo i rispettivi combat system si sono progressivamente arricchiti di ulteriori elementi come il sistema di fasi lunari e meteo, o il Turn Press system che aggiunge un turno extra quando si colpisce la debolezza dell'avversario.

Una differenza importante di lore alla base è che in SMT le creature sovrannaturali coinvolte sono demoni e divinità veri e propri, sebbene non esattamente immortali o immanenti, e alcuni di essi possono far parte del proprio gruppo come entità a sé stanti. In Persona tali esseri sono inquadrati nel concetto junghiano di maschere archetipiche dell'inconscio, e in quanto tali sono veicolati dai personaggi coinvolti nella storia. Per fare un paragone pratico: mentre in P5 avete il vostro team di personaggi che evocano il proprio persona, in SMTIII Nocturne il protagonista principale è affiancato da una squadra di demoni/divinità veri e propri che potrete customizzare.

Cosa aspettarsi da Shin Megami Tensei se si parte da Persona, dunque? Innanzitutto un focus maggiore sul gameplay puro piuttosto che su una storia ricca di cutscene, e un livello di sfida più austero. L'avanzamento scandito in giorni è assente, le sessioni nei dungeon sono generalmente più lunghe, impegnative e costellate da combattimenti più frequenti. Quindi se il sistema di combattimento di Persona vi piace particolarmente, con SMT potrete farne una scorpacciata a un livello mediamente più alto.

A questo si accompagna anche una maggiore personalizzazione del party: mentre in Persona il protagonista è affiancato da compagni che dispongono di un solo persona (questo almeno da P3 in poi), in SMT potete scegliere tra tutti i demoni che avete arruolato, e di ciascuno di essi avrete modo di personalizzare il set di abilità; un po' come una squadra di Pokémon, se vogliamo. Ecco perché la negoziazione con i demoni (che in Persona 3 e 4 era assente) ha un ruolo ancora più importante.

In termini di storia Shin Megami Tensei si discosta decisamente dai toni da anime e dai momenti di leggerezza tipici di Persona. Entrambe le serie affrontano temi importanti, ma mentre quelli di Persona sono tendenzialmente più umani e sociali, quelli di SMT hanno una portata concettuale più vasta, calcano la mano sugli elementi occulti ed esoterici, e vedono solitamente al centro degli eventi una contesa tra massimi sistemi di moralità in un'ambientazione cupa.

Da una parte abbiamo la fazione della Legge, che sostiene l'ordine sotto il governo assoluto di Dio, tende alla privazione del libero arbitrio e alla dittatura, e ambisce a un regno millenario per pochi eletti che accettano di riverire il loro Signore; l'estremo opposto è quello del Caos, associato con Lucifero, che sostiene invece la libertà di scelta e di azione in senso assoluto, e come tale è un'ideologia anarchica che tende a una società primordiale dove vige la sopravvivenza del più forte. Da precisare che nessuno dei due modelli è considerato buono o cattivo in senso assoluto; ciascuna ha dei pro e dei contro e starà al giocatore fare i conti con quale si sente più affine.

Durante il suo viaggio nei vari titoli di SMT, il protagonista di turno può scegliere quale delle due ideologie seguire e schierarsi a favore di Dio o di Lucifero per combattere la sua nemesi. Oppure può scegliere il percorso “Neutrale” che rifiuta entrambi i sistemi assoluti e gli interventi divini per tracciarne uno intermedio, facendosi quindi il campione dell'umanità che si autodetermina, ma mantenendo a tutti gli effetti lo status quo. Quale che sia l'allineamento scelto, la trama prenderà una piega diversa, gli alleati e i boss finali da affrontare cambieranno e si raggiungerà un finale coerente alla vostra scelta.

Come avete avuto modo di leggere, sia Shin Megami Tensei che Persona sono particolarmente adatti ai giocatori che cercano storie dai temi importanti. Nonostante siano parte dello stesso universo, le due serie ormai camminano ognuna per la propria strada, anche se quella di Persona ha superato in popolarità la sua genitrice, anche grazie alla sua maggiore accessibilità. Se avete una mentalità abbastanza aperta da non essere offesa dalla critica religiosa e dalla simbologia occulta, e se siete alla ricerca di una sfida in stile JRPG classico, vi consigliamo di dare una chance alla saga di SMT.

La remaster del terzo capitolo annunciata per Nintendo Switch è l'occasione perfetta per provare uno dei migliori capitoli della serie, e Shin Megami Tensei V promette molto bene, quindi teneteli d'occhio su queste pagine.

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