Che Tomb Raider sarebbe senza tombe da esplorare?

Il reboot di Tomb Raider prova a rivoluzionare la storica saga di videogiochi d'azione partendo da un nuovo inizio. Le avventure di Lara Croft partono sotto i migliori auspici con un gioco memorabile, divertente e molto coinvolgente.

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a cura di Tom's Hardware

Che Tomb Raider sarebbe senza tombe da esplorare?

Fra i vari modi per ottenere i tanto ambiti punti abilità c'è anche quello di esplorare le tombe, uno degli aspetti più riusciti del gioco. L'ingresso di questi luoghi è segnalato tramite degli strani disegni sparsi nella zona circostante, ma i più pigri potranno ricorrere a un'abilità che posizionerà un bel segnalino sulla mappa. Meglio del navigatore satellitare.

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Una volta addentrati nelle tombe bisognerà risolvere un enigma, che vi richiederà quasi sempre di trovare un modo per accedere all'area successiva e recuperare la vostra ricompensa. Chi è abituato agli enigmi dei vecchi Tomb Raider affronterà queste sfide con un sorriso sarcastico, considerando che si risolvono tutte abbastanza facilmente.

Le possibilità sono comunque molte e la varietà non manca, così queste prove rappresentano un buona scusa per prendersi un momento di pausa dall'avventura principale. E poi c'è sempre una ricompensa composta da succulenti punti esperienza, una mappa con i tesori dell'area circostante e in alcuni casi utili pezzi per le armi. Motivazioni più che sufficienti per passare da una tomba all'altra cercando di razziare i tesori celati all'interno.

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Avremmo preferito qualche sfida un po' più impegnativa e in generale una maggiore enfasi su questo aspetto del gioco, ma non ci possiamo lamentare. La varietà delle sfide spezza nel modo giusto e al momento giusto lo scorrere del gioco, che si alternerà fra sparatorie concitate, momenti di esplorazione, fughe rocambolesche, ruzzoloni e le immancabili cadute spettacolari.