Addio mira automatica, Lara fa i conti con le sparatorie
Uno degli aspetti chiave delle avventure precedenti di Lara Croft era la possibilità di andare in giro con due pistole con le munizioni infinite e mirando automaticamente il nemico più vicino. Questo permetteva alla protagonista della saga di versare sui malcapitati una quantità inimmaginabile di proiettili, mentre la mira automatica faceva tutto il resto e i giocatori si preoccupavano di schivare i pericoli piroettando in giro come i migliori acrobati del Cirque du Soleil.
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Nel nuovo Tomb Raider tutto questo non esiste più. Lara è infatti meno spavalda nelle sparatorie e durante le fasi di pericolo si accovaccerà automaticamente dietro un riparo per sfuggire ai proiettili dei nemici. L'unico automatismo di questi momenti funziona abbastanza bene e si farà in fretta a prendere la mano con questo sistema.
Per sparare invece bisognerà uscire dal riparo e mirare manualmente: il design dei livelli permette quasi sempre di rimanere al sicuro in un'area senza farsi accerchiare, ma non mancheranno momenti in cui bisognerà spostarsi da un riparo all'altro per evitare le pericolose granate dei nemici.
L'intelligenza artificiale dei nemici non tocca vette d'eccellenza e ben presto scoprirete che l'unico vero problema è riuscire a centrare la testa dei propri bersagli per avere più punti esperienza. Andando avanti nel gioco i nemici si faranno sempre più numerosi e compenseranno il poco acume con armi migliori e protezioni che vi renderanno la vita più complicata.
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Nel caso i cattivi dovessero riuscire a raggiungerla, Lara dovrà fare affidamento sulla sua piccozza per colpirli brutalmente, a patto di avere l'abilità necessaria. Nelle fasi avanzate del gioco si potranno sfruttare anche le utili contromosse, che permettono di evitare i fendenti dei nemici per ribattere conficcando una freccia nelle loro gambe (rendendoli inoffensivi) o direttamente in testa (uccidendoli).