Che cosa si possiede veramente?

Intervista - Scopriamo i dettagli del Cloud Computing secondo Google, e quali sono i progetti per battere la concorrenza.

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a cura di Tom's Hardware

Che cosa si possiede veramente?

Tom's: Che cosa ci dici del gioco? Un servizio come OnLive non può offrire la stessa qualità dei giochi installati, e questo fatto è spesso usato come dimostrazione che la nuvola non è semplicemente in grado di offrire il gioco "vero".

KN: Prima di tutto non credo sia giusto affermare che Call of Duty 4 non arriverà mai nella nuvola. Anzi in un certo modo c'è già: usate XBox Live per giocare con persone in tutto il mondo attraverso dei data center e i server di Microsoft. Il gioco in sé viene eseguito in locale, sul PC o sulla console, ma la nuvola gioca comunque un ruolo importante.

La grafica, la musica e tante altre cose spingono al massimo le capacità di calcolo del PC locale; e sono quindi le cose che vi spingeranno a cambiare il PC, non la nuova versione di MS Office. Con il cloud computing queste attività saranno sempre migliori, con l'aggiunta della condivisione con gli altri. Potreste avere una libreria musicale sul vostro PC, ma avere l'occasione di scoprire nuovi e validi artisti grazie al cloud computing, oppure di condividere con il mondo intero la vostra playlist preferita.

Una schermata di Just Cause 2 sul servizio Cloud OnLive - Clicca per ingrandire

Tom's: Alcune persone non amano il concetto di cloud computing, perché non apprezzano l'idea di non possedere il software.

KN: È divertente. C'è il possesso dei dati, e su quello non si discute. Ma nessuno ha mai posseduto il software con il modello tradizionale. Si tratta di affidamenti in licenza, magari a qualcuno sembrava di possederlo, perché il software si scarica o si acquista il CD, ma non c'è possesso. E quando esce una nuova versione, bisogna pagare nuovamente.

Questa è la grande differenza rispetto al cloud. Con Gmail non c'è nessuna nuova versione, ma un aggiornamento ogni settimana, gratuito. Esiste una paura diffusa quando si parla di nuove tecnologie, e alcune persone mostrano un irrazionale attaccamento a ciò che conoscono, quando in realtà non hanno davvero ciò che credono (la proprietà del software, NdT).

Davvero, credo che l'importante sia possedere i propri dati. Non m'interessa Photoshop in sé, m'interessano le mie fotografie.