Il desktop è morto?

Intervista - Scopriamo i dettagli del Cloud Computing secondo Google, e quali sono i progetti per battere la concorrenza.

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a cura di Tom's Hardware

Il desktop è morto?

Tom's: Quindi la fine del desktop è già segnata?

KN: Non credo che i giorni del desktop siano finiti. Credo che siano finiti i giorni i cui è necessario un desktop potente per fare un certo lavoro. Vedremo più dispositivi "leggeri", e continuerà a esserci innovazione su desktop e notebook. Il dispositivo che usiamo per accedere alle applicazioni sarà sempre meno importante; prima dovevate preoccuparvi di avere la giusta versione di Windows, per esempio, ma in futuro questa decisione sarà sempre meno rilevante. Oggi la differenza sta nella presenza di un browser.

È molto interessante vedere come i gruppi di persone lavorano insieme quando collaborano nella nuvola. In passato usare insieme un foglio di calcolo significava che tu applicavi delle modifiche, e poi lo spedivi a me per mostrarmele. Poi io faccio la stessa cosa. Ognuno mette le proprie correzioni, commenta, accetta o rifiuta eventuali modifiche, e inevitabilmente si crea una certa confusione. E ognuno deve aspettare il proprio turno. Se tutti possono collaborare in tempo reale, cambia radicalmente il modo di lavorare insieme.Multiple users collaborating in Google Docs.

Qui a Google, quando facciamo una riunione su un certo progetto, qualcuno proietta un documento su una parete. Ognuno ha il proprio laptop, e tutti possono partecipare al documento, apportando le proprie modifiche e idee in tempo reale. Alla fine della riunione non serve che qualcuno in particolare stenda un verbale o delle note per gli altri, perché esiste già un documento condiviso a cui tutti hanno accesso. 

Succede tutto in tempo reale, durante la riunione. Non si potrebbe mai fare una cosa del genere senza cloud. E questo vale per tutte le nostre applicazioni. Con l'agenda per esempio tutti possono sapere quando qualcuno è disponibile oppure in vacanza, oppure organizzare una riunione. Con Google Sites si può creare un sito condiviso per un certo progetto, e tutti potranno caricare un documento o modificare la pagina.

Tom's: in che modo il cloud computing può modificare l'intrattenimento digitale?

KN: Il consumo d'informazioni è cambiato con il coud computing. Basta pensare al settore della musica, alla televisione e a YouTube. Ecco un buon esempio: video e musica nella nuvola. Se volete vedere un bel video che dura cinque minuti non dovete aspettare 20 minuti per scaricare il file; andate su YouTube e potete vederlo subito, e anche condividerlo. Magari molti non pensano a questa azione quotidiana in relazione al cloud computing, ma è così. YouTube Cinema mode is optimized for a more movie-like viewing experience.

Abbiamo un prodotto che si chiama Google Buzz. Il suo scopo è rendere più facile la condivisione di cose che ci piacciono e ci sembrano interessanti. Un link a un articolo, un video musicale o altro; dopo aver condiviso un elemento si può  aver una conversazione a riguardo. Oppure si può pensare a Picasa e Google Photos come strumento per pubblicare le proprie immagini, o per vedere quelle degli altri senza doverle scaricare. Tutto questo è cloud computing.