Oltre il sensore

Il primo passo, prima di comprare una macchina fotografica, è capire come la useremo. È utile, poi, conoscere la tecnologia delle foto digitali, almeno a grandi linee. Quanto è importante il sensore? E lo zoom? E il mirino? Che mi dici dell'ergonomia? Abbiamo confezionato questa guida con l'intenzione di rispondere a queste e altre domande.

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a cura di Tom's Hardware

Oltre il sensore

Il sensore è fondamentale, ma non è l'unico aspetto da considerare al momento dell'acquisto. Tra l'altro i sensori sono tutti simili, mentre le differenze possono essere rilevanti in altri aspetti: elettronica di trattamento, zoom, ottica, display, autofocus e tanti altri. E poi ci sono le funzioni supplementari, alcune molto utili, come la stabilizzazione ottica, e altre di cui si può fare a meno, come il touch-screen.

Lo zoom

In situazioni come questa viene fuori l'utilità del grandangolo: la digitale deve avere un buon grandangolo per riuscire ad abbracciare l'intero monumento, senza essere costretti ad indietreggiare di chilometri!

Qualsiasi macchina digitale, reflex o compatta che sia, ha uno zoom, vale a dire un obiettivo a focale variabile. La focale è il fattore d'ingrandimento di un obiettivo rapportato alle dimensioni del sensore. Per una questione di convenzioni e di continuità col passato, per esprimere numericamente il valore della focale, si utilizzano gli stessi valori che si usano sulle macchine tradizionali a pellicola (24x36), anche se i rapporti sulle digitali non sono gli stessi. La visione standard, che corrisponde all'incirca al campo di visione dell'occhio umano, è di 45 mm equivalenti su una macchina 24 x 36, ma su una reflex digitale è di 30 mm. Il fattore di conversione è quindi di 1,5x. Questo fattore di conversione con sensore e con il modello. Per questo si preferisce esprimere la focale riferendosi alle tradizionali macchine 24x36. Sono i valori indicati solitamente nelle specifiche delle digitali, e che utilizziamo anche noi quando scriviamo i nostri articoli sulle macchine digitali, reflex o compatte che siano.

Un grandangolo 28 mm equivalente 24x36 è molto utile. Può abbracciare una vasta area senza doversi per forza distanziare dal soggetto fotografato.

Sotto i 40 mm la focale si sposta verso il grandangolo, che consente di fotografare una vasta area restando relativamente vicini al soggetto. Si parla realmente di grandangolo solo a partire da 28 mm. All'estremo opposto c'è il teleobiettivo. Tra 85 e 105 mm si parla di focale ritratto, oltre i 105 invece si parla di teleobiettivo vero e proprio, che in alcuni casi può arrivare anche a 500 mm. Queste lunghissime focali sono indispensabili per immortalare un calciatore sul terreno di gioco, un cantante sul palco o un animale nella savana. Lo zoom riunisce diverse focali in una solo obiettivo. Di solito viene descritto con due numeri, come, per esempio: 28-105 mm (equivalente 24x36). Più l'intervallo di focali è ampio, più è facile fotografare in tutte le possibili situazioni. Ricordiamo ancora che le reflex hanno obiettivi intercambiabili, mentre per le compatte lo zoom è fisso.

Uno zoom trans-standard, come quello che montano le reflex, è adatto un po' a tutte le situazioni. Permette di fotografare un intero monumento, in posizione grandangolo, o di catturare un cantante sul palco, in posizione teleobiettivo.

OTTICA: insieme di lenti, montate all'interno dell'obiettivo. Il tipo d'obiettivo è determinato dal numero delle lenti, insieme alla loro dimensione e curvatura. 

OBIETTIVO: complesso di lenti assemblate e d'anelli di regolazione. Solitamente è ricoperto in plastica. Nel caso delle compatte, è fisso. Gli obiettivi delle reflex, invece, sono intercambiabili.

LUMINOSITÀ: ogni obiettivo assorbe luce. Il fattore di luminosità indica quanta luce lascia passare un obiettivo. Gli obiettivi più lunghi assorbono più luce di quelli corti.

Costruire un obiettivo con un ampio intervallo, tuttavia, è più difficile; quindi questi prodotti sono più cari, ed è più difficile trovarne di buona qualità. Con l'ampiezza delle focali, inoltre, aumenta anche il rischio di distorsione. Sulle compatte lo zoom è indicato solamente mediante il suo rapporto in x, cioè solo il rapporto tra le due focali estreme. Così, un 35-105 mm è un 3x. Si tratta di un modo semplice definire lo zoom, però non dice nulla sulla focale massima e minima. È uno strumento utile per passare sotto silenzio lo scarso grandangolo che hanno solitamente le compatte. Chi vuole acquistare una compatta, deve quindi privilegiare i modelli con grandangolo 28 mm. Uno zoom 4x, che copre le focali da 28 a 112 mm, è un buon compromesso tra grandangolo e teleobiettivo.