Ergonomia e dotazione

L’alta definizione invade anche il settore delle videocamere digitali. Piccole e leggere come le cugine DV, questi nuovi modelli permettono di registrare con una qualità d’immagine superiore, anche se i prezzi sono chiaramente più elevati.

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a cura di Tom's Hardware

Ergonomia e dotazione

Leggermente più grande e pesante della HC3E, questa videocamera ha delle dimensioni ragionevoli, considerando anche la presenza del disco rigido da 30GB. Squadra che vince non si cambia, e anche su questa videocamera si ritrova la stessa disposizione di pulsanti sul corpo macchina vista sulle altre videocamere Sony, con il tasto record vicino al pollice e la levetta per scattare foto vicino all'indice, appena a lato del comando di zoom.

L'obiettivo Carl Zeiss è dotato di un anello per la messa a fuoco manuale, come sulla HC1E, e di una tendina di protezione automatica. Lo schermo è a dir poco impressionante, con una diagonale di ben 3,5" in formato 16/9 e una risoluzione di 211.200 Kpixel, che permette di visualizzare video e foto con il massimo del confort, grazie anche a dei buoni angoli di visione e a una luminosità più che adeguata per osservare lo schermo anche alla luce del sole. Vanno apprezzati il tasto di zoom e il pulsante record/stop che sono situati poco sopra lo schermo e che permettono di raggiungere una migliore stabilità impugnando la videocamera con la mano destra e lo schermo con quella sinistra. Si accede al menù mediante il touch-screen che è stato rinnovato nell'aspetto: infatti esso si differenzia molto rispetto al menù scorrevole dei modelli HDV testati poco sopra e risulta molto più piacevole. Oltre al display principale è presente un mirino a colori, di risoluzione 123.000 Kpixel, estraibile, che può anche essere regolato in inclinazione, cosa che è molto utile quando ci si trova a filmare in situazioni critiche, come ad esempio in pieno giorno e con forte illuminazione.

Dietro lo schermo sono situate la presa USB e il lettore di schede Memory Stick Pro. Un piccolo pulsante scorrevole fa comparire tutte le connessioni, tra cui l'HDMI. Non è presente alcun connettore i.Link poiché i video sono trasferiti su PC attraverso la porta USB 2.0 con un semplice copia/incolla. Il guadagno di tempo è enorme, basti pensare che il trasferimento di un video DV della durata di un'ora richiede in media 60 minuti, mentre sono necessari solo pochi minuti per trasferire i video memorizzati su disco rigido. A questo aggiungete l'accesso diretto ai filmati che sono visibili sotto forma di piccole vignette, l'indicizzazione automatica e la cancellazione diretta, e capirete perché questa videocamera a disco fisso ci ha fatto una ottima impressione. Sono presenti le connessioni più comuni, come la YUV, l' S-video e l'uscita composita, ma purtroppo non è fornito in dotazione il cavo HDMI. Vi consigliamo comunque di comprarne uno per godervi al massimo l'alta definizione di questa videocamera sul vostro televisore HD.

Non abbiamo detto nulla sui microfoni che montano le videocamere di questo test, poiché tutti registrano con una qualità bene o male simile, ma quello dell' SR1E ha la particolarità di registrare in Dolby Digital 5.1. Nei fatti si tratta di un sistema a quattro microfoni solamente, in cui il canale centrale viene generato a partire dai microfoni anteriore destro e anteriore sinistro, mentre il canale LFE (quello del subwoofer) è ottenuto digitalmente. Purtroppo questi quattro microfoni sono troppo vicini gli uni agli altri per generare un effetto 5.1 soddisfacente, ma chi non dovesse gradire molto il sistema 5.1 potrà sempre registrare in stereo.

È possibile cambiare codec per passare dal DV all'AVC-HD, quest'ultimo formato però non è ancora compatibile con i software avanzati di videoediting, così Sony offre alcuni programmi, tra cui uno di lettura e uno di montaggio. Il termine montaggio, a dire il vero, è un po' esagerato poiché in realtà si tratta di un editor che permette soltanto di eliminare le scene inutili all'interno di una sequenza e non consente di montare queste sequenze l'una dietro l'altra aggiungendo degli effetti di transizione.