Quale supporto d'archiviazione scegliere ?

Se avete intenzione di comprare una nuova videocamera, non possiamo che consigliarvi un modello ad alta definizione. Spendendo poco più che con una videocamera a definizione standard, ci si può portare a casa un prodotto di qualità superiore, che durerà a lungo e che andrà a nozze con un televisore HD.

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a cura di Tom's Hardware

Quale supporto d'archiviazione scegliere ?

Le videocamere a scheda di memoria sono meno capaci, ma sono più piccole, e permettono di sostituire la scheda, quando è piena.

L'hard disk offre in assoluto la maggiore capacità d'archiviazione. Le videocamere di fascia alta montano dischi particolarmente capienti e, se si è disposti a sacrificare qualcosa in termini di qualità video, si possono registrare fino a 20 ore di filmati in alta definizione. L'hard disk interno è quindi indicato per chi deve fare una lunga vacanza o vuole avere molti clip salvati nella videocamera. Il rovescio della medaglia è che le videocamere ad hard disk interno non sono né leggere né sottili.

La scheda di memoria permette di ridurre molto le dimensioni (un ottimo esempio è dato dalla Sony TG3), fino al punto da rendere la videocamera tascabile. Il problema, tutt'ora irrisolto, delle videocamere a scheda di memoria è la limitata capacità d'archiviazione. Alcune case stanno cercando di dare una risposta a questo problema affiancando alla memory-card un buon quantitativo di memoria flash interna, come che ha Canon sulla sua HF10. La memory-card ha il vantaggio di poter essere rimossa dalla videocamera e inserita quindi in un qualsiasi dispositivo elettronico dotato di lettore di schede. Tutti i portatili, anche quelli meno recenti, dispongono di un lettore integrato di memory-card, ma lettori di schede si iniziano a trovare un po' su tutti i prodotti di elettronica di consumo, compresi molti televisori HD.

Codec più o meno universali

Esistono diversi algoritmi di compressione-decompressione (i famosi codec) dei flussi audio/video. JVC utilizza ancora il vecchio MPEG-2, ma molti produttori preferiscono il moderno MPEG-4 H.264, che genera filmati molto compressi, ma senza compromettere la qualità video. Esistono diverse varianti dell'MPEG-4, che hanno avuto più o meno successo, ma il formato AVCHD è quello che sicuramente fa la parte del leone : frutto degli sforzi congiunti di Sony e Panasonic, l'AVCHD è riconosciuto dalla quasi totalità dei software di montaggio video. Il codec utilizzato da Sanyo è invece meno diffuso infatti, durante i nostri test, i video girati con la HD1000 non sono stati riconosciuti dai comuni software di montaggio (come Pinnacle Studio Plus 11) o dai riproduttori video, che si sono spesso bloccati.

Cosa fare dei filmati HD?

Scelto il supporto di memorizzazione, il passo successivo è capire cosa fare dei filmati una volta che l'hard disk interno o la scheda di memoria della videocamera sono pieni. Con le videocamere in definizione standard bastava passare tutto su PC e masterizzare poi un DVD, che poteva essere riprodotto su un lettore da salotto, oppure masterizzato nuovamente per fare delle copie per parenti e amici. Con le videocamere in alta definizione, c'è un po' più di lavoro da fare. Il primo problema è la limitata capacità d'archiviazione, visto che un comune DVD può contenere, al massimo, una ventina di minuti di filmati HD, una ragione in più per evitare le videocamere che registrano direttamente su DVD. Il secondo problema sta nel fatto che per visualizzare il DVD masterizzato contenente i clip in alta definizione, è necessario un lettore Blu-Ray che, tra l'altro, potrebbe anche non riconoscere il disco. La prima cosa da fare quando la memoria della videocamera è piena è trasferire tutti i file su PC, e fare eventualmente un montaggio, per eliminare alcune sequenze o dare un tocco di fantasia e originalità ai filmati, aggiungendo titoli, effetti di transizione, etc. Una volta fatto questo, si pone il problema di come salvare questi file. La copia su DVD, come abbiamo appena detto, non è la migliore soluzione.

Allo stato attuale, l'hard disk multimediale è probabilmente la soluzione più economica e pratica per guardare i video girati direttamente su televisore.

Se siete tra i fortunati possessori di un masterizzatore Blu-Ray, basterà masterizzare un disco vuoto. Purtroppo i masterizzatori Blu-Ray per PC desktop, così come i supporti vergini, sono ancora molto costosi (non meno di 200 euro per un masterizzatore Blu-Ray interno). Una possibile soluzione è quella di lasciare tutto sull'hard disk interno del PC desktop e collegare quindi il PC al televisore con un cavo HDMI. In alternativa si può usare un lettore multimediale, oppure una console (Xbox360 o PS3) collegata al PC in rete LAN o in WiFi. Molti recenti portatili, anche i più economici (fascia di prezzo 600-700 euro), sono dotati di uscita HDMI. Esistono poi i notebook di fascia alta con masterizzatore Blu-Ray, ma si tratta di portatili dai prezzi superiori ai 1300-1400 euro, quindi non alla portata di tutte le tasche.

Una soluzione molto pratica, che permette di risolvere il problema con poche centinaia di euro, è quella dell'hard disk multimediale, che nei fatti è un hard disk esterno con uscita HDMI che si gestisce tramite telecomando. È importante che l'hard disk multimediale sia compatibile con i codec utilizzati dalla videocamera; in caso contrario bisognerà convertire il filmato nei formati DivX HD o WMV HD, mediante un programma di montaggio video.

Se il vostro PC non dispone né di un masterizzatore Blu-Ray né di uscite HDMI, e non siete disposti ad acquistare un hard disk multimediale esterno, l'unica via da percorrere è copiare i filmati su una comune scheda SDHC e inserire questa all'interno del lettore di memory-card del televisore. I televisori dotati di memory-card reader integrati sono sempre più diffusi, ma quelli che riconoscono il formato AVCHD o una delle altre varianti dell'MPEG-4 H.264 non sono moltissimi.

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