Conclusioni

La maggior parte dei PC venduti al giorno d’oggi è dotata di una scheda grafica 3D. Tuttavia, oltre alla possibilità di permettere l’utilizzo degli ultimi videogiochi, non ci sono altri modi di sfruttare le avanzate funzionalità 3D. Certamente non sarà necessaria una scheda grafica 3D per l’utilizzo di applicazioni office o per navigare su internet. I produttori di schede video stanno forse seguendo la strada sbagliata?

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Le ambizioni comuni di ATi e NVIDIA, che puntano al raggiungimento di un livello prestazionale molto elevato, hanno causato l’innalzamento del prezzo delle schede video. Ovviamente, gli entusiasti e i videogiocatori godono del rapido sviluppo di queste tecnologie, con velocità e qualità di immagine sempre più elevate. Tuttavia, la maggior parte degli utenti utilizza il PC per applicazioni office e per navigare in Internet, e non avrà beneficio dalle innovative funzionalità 3D delle costose schede video del giorno d’oggi. Per tutti questi utenti, una soluzione gratuita come l’Intel GMA900, integrata nella motherboard, sarà più che sufficiente per le proprie necessità. Gli unici vantaggi offerti da ATi e NVIDIA riguardano le migliori funzionalità video, le opzioni dei driver e le connessioni come il TV-in o out.

ATi e NVIDIA non sono in grado di combattere Intel in questo mercato entry-level per quanto riguarda le soluzioni integrate. Quello di cui avrebbero bisogno è una soluzione integrata con un design semplice ed economico. Queste schede dovrebbero essere inoltre compatibili con il nuovo sistema operativo Longhorn, includendo alcune funzionalità DirectX9, come ha fatto Intel. Ne più, ne meno.

In teoria, NVIDIA ha le migliori chance di successo per questa soluzione, dato che la compagnia si è costruita una buona reputazione con i suoi chipset nForce per piattaforme AMD. Anche se l’XPRESS 200 ha dato un buon vantaggio ade ATI, il chip soffre molto della relativamente poca esperienza di ATI nello sviluppo di chipset per motherboard. L’ultimo modello a basso costo di ATI (X300 HyperMemory) e NVIDIA (6200 TuerboCache) non sono tuttavia la risposta a questo mercato. Sono troppo costose per l’utilizzo puro Office e Internet ma troppo lente per l’utilizzo con i moderni giochi per PC.

C’è inoltre molto spazio per il miglioramento delle iterazioni tra il produttore e gli utenti finali, come abbiamo visto dai siti web delle aziende. Ciò che manca è una chiara definizione del target di udienza per i vari prodotti. Per esempio, non è comprensibile come mai ATi posiziona i suoi modelli più performanti e costosi, come la Radon X850, al top della lista visualizzata nella pagine Home/Office. Che benefici dovrebbe trarre un utente home/office dalla X850, confrontata con la X700 o anche con la X300? Lo stesso discorso ha validità per NVIDIA: l’azienda presenta l’intera serie GeForce 6 sia per i videogiocatori che per i mainstream; il link porta alla stessa pagina. Nessuna delle due aziende possiede un sito web che permette di differenziare la tipologia di utenti; entrambe danno per scontato che gli utenti debbano possedere una conoscenza basilare dei vari prodotti in cui sono interessati.

Entrambe le aziende offrono un’ampia selezione di schede grafiche per tutti, dagli utenti entry level ai videogiocatori più incalliti. Con queste offerte, ATI e NVIDIA servono un mercato di circa 40 milioni di utenti, solo il 20% dell’intero mercato mondiale. Se non credete nella scheda integrata GMA900, probabilmente fate parte di questo 20%. L’altro 80% non ha ragione di investire i propri soldi in una moderna e costosa scheda grafica 3D.