Intel Xeon E3 1200

Recensione - Test dell'Intel Xeon E3-1275, incarnazione professionale di Sandy Bridge

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Intel Xeon E3 1200

La serie Xeon E3 1200 si compone di undici nuovi processori. Cinque sono specifici per i server, quattro per le workstation e due sono soluzioni a bassa tensione che saranno vendute sul canale retail. Sul fronte dell'architettura queste 11 proposte sono molto simili, perché sono tutte Sandy Bridge.

Questo significa che sono prodotti a 32 nanometri, hanno quattro core x86 e fino a un massimo di otto MB di cache LLC. Hyper-Threading e Turbo Boost sono abilitati o disabilitati a seconda del modello, e servono come caratteristica differenziante. Il controller di memoria a doppio canale è lo stesso, e può gestire fino a 32 GB di memoria DDR3-1333. C'è anche un controller PCI Express integrato, e la grafica integrata HD Graphics 3000.

Ci sono naturalmente alcune differenze tra le CPU desktop e i nuovi Xeon. Per iniziare il controller di memoria supporta moduli ECC, un aspetto rilevante solo quando si gestiscono attività che producono direttamente il fatturato.

Certo, qualcuno potrebbe obiettare che si può usare un processore desktop senza problemi. Lo abbiamo fatto anche noi, ma non è tutto perfetto come qualcuno potrebbe pensare: un articolo che stavamo scrivendo, per esempio, è scomparso senza lasciare traccia dopo una schermata blu. Pazienza, si può riscrivere. E se fosse stato un progetto in cui avevate investito centinaia di ore di lavoro? La memoria ECC è stata concepita proprio per intervenire su queste situazioni.

Gli Xeon hanno inoltre una connettività PCI Express maggiore. Proprio così; anche se tutti sappiamo che le soluzioni Sandy Bridge sono limitate a 16 linee e tre controller lo Xeon offre 20 linee e quattro controller.

In effetti sedici linee per un desktop vanno bene: si possono usare per una scheda grafica, o per combinarne più d'una in configurazione SLI o CrossFire – senza considerare le linee aggiuntive del Soutbridge. Nel settore server però ci sono controller 10 Gb Ethernet, schede SAS e Fibre Channel con HBA (Host Bus Adapters) che usano slot x8 e x4. Quattro linee PCIe in più fanno comodo.

Quanto alla grafica integrata, bisogna segnalare che i prodotti server retail hanno l'engine grafico completamente disabilitato, salvo per un'offerta a basso consumo dotata di HD Graphics 2000. I modelli per workstation sono invece dotati di HD Graphics 3000, come vedremo nelle prossime pagine.

 

Clock

Base

Clock

Max. Turbo

L3 Cache Core /

Thread

Data Rate

DDR3

Hyper

Threading

Turbo

Boost

TDP (W)
Xeon

E3-1280

3.5 GHz 3.9 GHz 8 MB 4/8 1333 / 1066 95
Xeon

E3-1275

3.4 GHz 3.8 GHz 8 MB 4/8 1333 / 1066 95
Xeon

E3-1270

3.4 GHz 3.8 GHz 8 MB 4/8 1333 / 1066 80
Xeon

E3-1260L

2.4 GHz 3.3 GHz 8 MB 4/8 1333 / 1066 45
Xeon

E3-1245

3.3 GHz 3.7 GHz 8 MB 4/8 1333 / 1066 95
Xeon

E3-1240

3.3 GHz 3.7 GHz 8 MB 4/8 1333 / 1066 80
Xeon

E3-1235

3.2 GHz 3.6 GHz 8 MB 4/8 1333 / 1066 95
Xeon

E3-1230

3.2 GHz 3.6 GHz 8 MB 4/8 1333 / 1066 80
Xeon

E3-1225

3.1 GHz 3.4 GHz 6 MB 4/4 1333 / 1066 No 95
Xeon

E3-1220

3.1 GHz 3.4 GHz 8 MB 4/4 1333 / 1066 No 80
Xeon

E3-1220L

2.2 GHz 3.4 GHz 3 MB 2/4 1333 / 1066 20

Come potete vedere c'è una scelta maggiore nella famiglia Xeon E3 rispetto alla seconda generazione di tutti i core Core i7, i5 e. A parte un modello a basso consumo – senza dissipatore abbinato e con garanzia inferiore – tutti includono almeno quattro core fisici. Sono inoltre prevalentemente equipaggiati con Hyper-Threading e 8 MB di cache L3 in totale.

Tutti i modelli server retail tranne uno hanno un TPD di 80 watt, il che li rende adatti ai limiti di un'installazione in rack. I processori di classe workstation usano hanno lo stesso TDP di 95 watt delle soluzioni desktop. Le CPU a basso consumo sono invece disponibili con TDP di 45 e 20 watt.

Non mancano naturalmente elementi che conosciamo dall'ambito desktop: Turbo Boost, Demand-Based Switching (simile allo SpeedStep) e supporto AES-NI. FlexMigration è una funzione molto utile che hanno solo gli Xeon e che permette loro di operare in un ambiente virtualizzato insieme ad altri vecchi server virtualizzati. Generalmente il rischio qui sarebbe quello di far migrare una virtual machine da un sistema all'altro (basato su architettura differente), senza le stesse capacità di accelerazione della virtualizzazione. FlexMigration fondamentalmente riconosce ogni generazione di hardware nella vostra infrastruttura e usa il minimo comun denominatore, evitando problemi di compatibilità. Non è ideale perché disabilita le nuove caratteristiche, ma se l'alternativa è buttare via server ancora utilizzabili allora si tratta di una strada senz'altro percorribile.