L'importanza della risoluzione
La specifica che invece va sempre tenuta in considerazione sono i DPI, che determinano la risoluzione del mouse. Esattamente, la risoluzione è legata al numero di misure acquisite dal mouse in funzione della distanza percorsa; sarebbe più corretto parlare di CPI (Count per inch), piuttosto che di DPI (Dot per inch), cioè il numero di misure acquisite su una distanza di 1 pollice (1 pollice = 2,54 centimetri). Tuttavia, comunemente si parla di DPI, termine inappropriato, in quanto non si tratta del numero di punti visualizzati su un'immagine. Maggiore è il numero di misure, più il mouse sarà preciso e rapido; questo porta innanzitutto ad avere una maggiore velocità, poiché è necessario uno spostamento minore del mouse sul tappetino per coprire a schermo la distanza desiderata. Il rovescio della medaglia è che anche il minimo movimento verrà acquisito dall'elettronica e porterà ad uno spostamento apprezzabile a schermo. Inoltre, la risoluzione del mouse dipende in parte anche dalla risoluzione dello schermo, infatti un aumento della risoluzione dello schermo che non è accompagnato da un aumento della risoluzione del mouse rende necessario uno spostamento del mouse maggiore per coprire la stessa distanza sul monitor. La risoluzione quindi gioca sulla facilità d'uso in modo contrastante: da un lato una alta risoluzione del mouse porta ad una maggiore reattività, d'altro canto una eccessiva risoluzione rischia di far diventare il mouse inutilizzabile perché troppo sensibile ad ogni minimo movimento. Bisogna quindi trovare il giusto compromesso tra rapidità del mouse e precisione, tenendo conto anche della risoluzione su cui è impostato il monitor. Anche la precisione intrinseca del mouse gioca un ruolo fondamentale, infatti più il mouse è preciso più si può aumentare la risoluzione del monitor senza perdere nulla in termini di precisione, senza comunque superare dei limiti ragionevoli imposti dal comune uso del mouse, altrimenti si rischia di vedere il puntatore andare da destra a sinistra dello schermo al minimo movimento della mano. Grazie ad una maggiore precisione del sensore è stato possibile aumentare molto la risoluzione: è così nata una nuova generazione di mouse che hanno fino a 2000 dpi in più rispetto a quelli della precedente generazione e che offrono una migliore reattività senza perdere nulla in termini di precisione.
L'aumento esponenziale dei dpi
Soltanto in casa Microsoft ci si è accontentati dei "tradizionali" 2000 dpi, un valore comunque ragionevole che permette di avere un mouse preciso e facilmente utilizzabile. Con un po' di abitudine e una mano che non trema, si può lasciare questo valore di default. Ad esempio, io stesso utilizzo un Razer da 2000 dpi per fare praticamente tutto, anche scrivere questo articolo. Logitech, a differenza di Microsoft, ha pensato di andare oltre e di raggiungere i 3200 dpi; per tutta risposta Razer si è spinta fino ai 4000 dpi; la risoluzione del mouse, qualunque essa sia, comunque è regolabile. Non è detto però che questo aumento spropositato di dpi abbia un reale interesse.
Come è nostra abitudine, abbiamo fatto testare i mouse a dei grandi giocatori, tra i quali un ex-campione di Quake, che pur avendo perso un po' di smalto è abbastanza esperto per poter dare un giudizio autorevole.
Affinché l'alta reattività del mouse sia trasmessa correttamente al PC, lo standard USB a 125 Hz non è adeguato, per cui i produttori hanno deciso di aumentarne le prestazioni: Microsoft è arrivata a 500 Hz, mentre Logitech e Razer a 1000 Hz. Se il passaggio da 125 a 500 Hz porta a dei miglioramenti evidenti, in particolare ad una maggiore fluidità, la differenza tra 500 e 1000 Hz è molto meno evidente, quasi impercettibile.