GPU Boost: quando 1 GHz non basta

Test - Recensione della GeForce GTX 680 di Nvidia con GPU GK104 Kepler a 28 nanometri.

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a cura di Andrea Ferrario

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GPU Boost: quando 1 GHz non basta

Insieme alla veloce memoria GDDR5, la GeForce GTX 680 ha un clock più veloce: la GPU opera infatti a 1006 MHz, e secondo Nvidia si può andare anche oltre senza uscire dal TDP di 195 Watt.

Come con la CPU, anche la scheda grafica ha carichi diversi a seconda del gioco. Nvidia garantisce che la GeForce GTX 680 rimarrà sotto il consumo massimo a 1006 MHz, anche con titoli molto impegnativi. E così con i giochi più "leggeri" la scheda può aumentare frequenze e prestazioni con il GPU Boost.

Quando c'è spazio termico a disposizione, il GPU Boost incrementa dinamicamente il clock del chip e la tensione di alimentazione per aumentare le prestazioni. Il meccanismo è simile a quello che abbiamo visto con la tecnologia Intel Turbo Boost, e si basa sull'incrocio di più dati per determinare il funzionamento: energia usata, temperatura, carico e altro, Nvidia non ha divulgato la lista completa. I dati sono gestiti da un algoritmo che altera il clock della GPU.

Come potete immaginare, per ogni variabile entrano in gioco altri fattori: il fatto è che ogni GeForce GTX 680 è differente dall'altra, e non è possibile disabilitare il GPU Boost, quindi non si possono isolare gli effetti derivanti. Di conseguenza i partner Nvidia indicheranno due fattori: il clock di base e il clock in modalità boost, che rappresenterà la media delle frequenze raggiunte sotto carico nei giochi che non saturano il TDP imposto. Per la GeForce GTX 680 questo numero dovrebbe essere 1058 MHz.

In questo grafico vedete il consumo energetico misurato durante sei differenti benchmark di giochi, avviati alla risoluzione di 1920x1080 pixel. Come potete vedere, il consumo energetico varia dai 260 ai 370 watt. Di media c'è una differenza di 50 watt da un gioco molto legato alla CPU a uno shader-intensive come DiRT 3.