Conosciamo AMD Zambezi, Valencia e Interlagos

Recensione - Test del nuovo processore AMD FX-8150, basato su architettura Bulldozer.

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a cura di Tom's Hardware

Conosciamo AMD Zambezi, Valencia e Interlagos

AMD usa lo stesso die per i processori desktop, server 1-2P e 1-4P, rispettivamente nome in codice Zambezi, Valencia, e Interlagos. Non è certo una cosa di cui stupirsi, visto che abitualmente tanto AMD quanto Intel usano progetti simili per differenti mercati. Questa prima incarnazione della nuova microarchitettura AMD include quattro moduli Bulldozer, per un totale otto core. In questo modo avete 128 KB di cache L1 data in totale (16 KB per core x 8), 256 KB di cache L1 instruction (64 KB condivisi per modulo x 4), e 8 MB di cache L2 (2 MB per module x 4).

Inoltre la cache L3 condivisa on-die di 8 MB è suddivisa in quattro moduli da 2 MB di memoria. Tipicamente non c'è un rapporto 1:1 tra cache L2 ed L3. AMD tuttavia afferma che questa struttura della cache ha dimostrato di portare a ottime prestazioni. L'azienda dice inoltre che mentre la L3 ha un effetto modesto sulle prestazioni desktop, avrà maggiore impatto nel segmento server.

Se tornate indietro di una generazione, il Phenom II aveva 512 KB di cache L2 per core e 6 MB di cache L3 condivisa. Sandy Bridge ha 256 KB per core e fino a 8 MB di cache L3 condivisa. Questa gerarchia piramidale è ideale per riempire ogni livello il più rapidamente possibile. Così, nonostante le assicurazioni di AMD sul fatto che Bulldozer sia organizzato correttamente, 8 MB di cache L2 totali e 8 MB di cache L3 non rientrano in quel modello di che siamo abituati ad aspettarci.

Una differenza chiave è che la cache L3 di Bulldozer è esclusiva, come quella dei Phenom II, mentre quella di Sandy Bridge è inclusiva. Questo significa che Bulldozer non richiede che i dati siano nella cache L2 ed L3 nello stesso momento. Il risultato è che le cache dei processori FX sono in grado di archiviare più dati.

Frapposto tra le due cache L3 da 2 MB troviamo il Northbridge integrato in Bulldozer, responsabile per la gestione delle comunicazioni tra la cache L3, entrambi i canali di memoria DDR3 a 72 bit, e ben quattro collegamenti HyperTransport a 16 bit. Sul desktop questo Northbridge funziona fino a 2.2 GHz. Le parti server avranno Northbridge a 2 e 2.2 GHz.

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Come potete vedere nel diagramma a blocchi, la coda di richieste di sistema del Northbridge e il crossbar hanno il compito di prendere transazioni da un modulo Bulldozer, controllare la cache L3, dirigerle verso il controller di memoria e poi inviare i dati indietro al modulo che le ha richieste. Oltre a questi sottosistemi, il Northbridge gestisce anche le transazioni tra chip e altri socket (configurazioni multi-processore).

Zambezi

Tutti i processori desktop basati su architettura Bulldozer si centrano su Zambezi, che sono compatibili solo con il socket AM3+. L'AM3+ aggiunge il CPU voltage loadline, una corrente più elevata che abilita un collegamento HyperTransport più veloce e una corrente superiore per supportare una frequenza di memoria più elevata.

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A questo riguardo laddove la precedente generazione di processori desktop ufficialmente supportava al massimo le DDR3-1333, Zambezi passa a due canali DDR3-1866. Il collegamento HyperTransport gode anch'esso di un incremento di velocità, da 2 GHz (4 GT/s) fino a 2.6 GHz (5.2 GT/s). 

Valencia

Valencia è progettato per server a uno e due processori, ed è esattamente lo stesso "pezzo di silicio" di Zambezi. Solo l'infrastruttura è differente.

AMD lo ha progettato come rimpiazzo della serie Opteron 4000 Lisbona a 45 nm. Quindi le attuali schede madre C32 potranno ospitare questa serie di CPU previo un aggiornamento del BIOS. Valencia supporta lo stesso controller di memoria a due canali di Zambezi, ma data l'enfasi sull'enterprise, supporta DIMM unregistered, registered e a carico ridotto fino a DDR3-1600. I suoi tre collegamenti HyperTransport operano a 6.4 GT/s per meglio indirizzare il traffico tra i socket.

Interlagos

In molti si riferiscono a Interlagos come un processore a 16 core, ma in verità è un modulo multi-chip multi-die progettato per server da uno a quattro socket. Lo stesso SoC a otto core di cui stiamo parlando è collegato a un die gemello attraverso l'HyperTransport, lasciando quattro collegamenti HyperTransport rivolti all'esterno, che offrono fino a 6.4 GT/s per dispositivi come i chipset.

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Combinati i due die offrono fino a 16 MB di cache L2 ed L3, più quattro canali di memoria compatibili con DIMM unregistered, registered e a carico ridotto che operano fino a DDR3-1866. È il rimpiazzato della serie Opteron 6000 Magny Cours a 45 nanometri. Quindi le schede madre G34 esistenti non dovrebbero avere problemi a riconoscere Interlagos dopo un aggiornamento BIOS.