Introduzione
Anche se può sembrare strano, la famiglia SSD 320 di Intel con interfaccia SATA 3 Gbps è ancora molto popolare nel settore enterprise. Un rapido sguardo alle specifiche indica che le letture e le scritture sequenziali sono rispettivamente pari a 270 e 200 MB/s. Prestazioni non certo entusiasmanti. Le letture e le scritture casuali sono pari a 39.500 e 400 IOPS. Sì, avete letto bene. Quattrocento IOPS per scritture casuali 4 KB lungo tutti i Logical block addressing (LBA) con una queue depth di 32.
Quindi perché i professionisti IT non solo comprano ancora queste unità, ma le acquistano in lotti da diverse migliaia? Rispondere a questa domanda non è affatto semplice. Sebbene le prestazioni degli SSD 320 non siano molto elevate, le altre caratteristiche sono di buon livello. Risolti alcuni problemi di firmware i 320 sono diventati prodotti solidi e affidabili, ma con qualche problema d'identità.
Si trattava di soluzioni enterprise o consumer? Da una parte avevano caratteristiche come la protezione dall'improvvisa assenza di energia e la codifica, dall'altra rimpiazzavano le soluzioni X25-M, pensate per gli appassionati. Insomma, un miscuglio non semplice da interpretare. Intel ha speso gli ultimi due anni ad analizzare la composizione delle propria famiglia e ha finalmente sostituito gli SSD 320 con la nuova famiglia SSD DC S3500. Questa volta non c'è ambiguità, si tratta indubbiamente di una gamma di soluzioni business. L'acronimo "DC" sta per datacenter.
I prodotti SSD DC S3500 sono indirizzati principalmente ad applicazioni che fanno tantissime letture e operano con carichi di lavoro misti. Se avete a che fare con carichi che richiedono tante scritture dovete rivolgervi alla famiglia SSD DC S3700. L'ultima proposta di Intel ha tutto ciò che ci si aspetta da una soluzione enterprise. Avete la protezione dati end-to-end, quella da improvvisa assenza di energia, la codifica AES a 256 bit, la memoria ECC, un MTBF di 2 milioni di ore e una garanzia di 5 anni.
Intel SSD DC S3500 | ||||||||
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Capacità (GB) | 80 | 120 | 160 | 240 | 300 | 480 | 600 | 800 |
Interfaccia | 2.5" 6 Gb/s SATA | |||||||
Letture sequenziali (MB/s) | 340 | 445 | 475 | 500 | 500 | 500 | 500 | 500 |
Scritture sequenziali (MB/s) | 100 | 135 | 175 | 260 | 315 | 380 | 410 | 450 |
Letture casuali 4K (IOPS) | 70,000 | 75,000 | ||||||
Scritture casuali 4K (IOPS) | 7000 | 4600 | 7500 | 9000 | 11,000 | 11,500 | ||
Consumi (attivi) | 1.8 W | 2.0 W | 2.3 W | 2.9 W | 3.5 W | 4.3 W | 4.5 W | 5 W |
Consumi (Idle) | 0.6 W | |||||||
Durata in scrittura (TBW) | 45 | 70 | 100 | 140 | 170 | 275 | 330 | 450 |
La maggior parte dei produttori vi offre alcune opzioni quando si tratta di nuove famiglie di SSD. Intel non è da meno. Il form factor da 2,5" ha uno spessore di 7 mm, ma potete scegliere tra capacità di 80, 120, 160, 240, 300, 480, 600 e 800 GB. Ci sono soluzioni da 1,8" e 5 mm in capacità di 80, 240, 400 e 800 GB. Questa diversità permette a Intel di coprire più fasce di mercato dalle soluzioni embedded industriali, fino ai datacenter o ai server blade. A differenza di molti produttori di SSD enterprise, Intel indica sempre i prezzi. Sappiamo che il modello da 480 GB che recensiamo in questo articolo costa 580 dollari, circa 1,2 dollari al gigabyte. È un prezzo competitivo.