Giugno 1994: XP/S 140

Ripercorriamo insieme gli ultimi 20 anni di evoluzione dei supercomputer, sistemi sempre più veloci che permettono di risolvere calcoli complessi e, di conseguenza, problemi all'apparenza insormontabili.

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a cura di Tom's Hardware

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Nel giugno 1994 il CM-5 fu detronizzato dall'Intel XP/S 140 Paragon. Questo supercomputer, acquistato dai Sandia National Laboratories nel New Mexico, usava 3680 processori i860 XP, uno dei pochi chip realizzati da Intel che implementava un set di istruzioni RISC. L'i860 era innovativo per quel periodo storico, con un'unità aritmetica a 32 bit e una FPU (floating point unit) a 64 bit.

Ogni processore aveva accesso a 32 registri a 32 bit che potevano essere usati anche come 16 registri a 64 bit o 128 registri a 8 bit. Il set di istruzioni eseguibile dalla FPU includeva anche le istruzioni di tipo SIMD che portarono alla creazione del futuro insieme di istruzioni MMX usato nella linea di prodotti Pentium.

Ogni processore i860 XP, pensato per operare a 40 – 50 MHz, forniva una potenza di 0,05 GFlops. La potenza teorica dell'XP/S 140 era di 184 GFlops e nella pratica raggiunse 143,4 GFlops in LINPACK.