Giugno 2002: Earth Simulator

Ripercorriamo insieme gli ultimi 20 anni di evoluzione dei supercomputer, sistemi sempre più veloci che permettono di risolvere calcoli complessi e, di conseguenza, problemi all'apparenza insormontabili.

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a cura di Tom's Hardware

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Nel giugno 2002 la TOP500 venne scossa da Earth Simulator. Costruito all'Earth Simulator Center di Yokohama, l'Earth Simulator bruciava i sistemi precedenti. Il supercomputer raggiungeva l'87,5% percento della sua prestazione teorica, arrivando a 35,86 TFlops in LINPACK; circa cinque volte in più di quanto era in grado di fare l'ASCI White!

L'Earth Simulator, dedicato a simulazioni climatiche, era stato costruito a partire da processori NEC superscalari specificatamente progettati; ognuno integrava un'unità super scalare 4-way e un'unità vettoriale. I componenti del sistema avevano una frequenza di 500 MHz e 1 GHz. Ogni CPU era in grado di offrire una potenza teorica di 8 GFlops e consumava 140 W. L'Earth Simulator era organizzato in 640 nodi con otto processori ciascuno, con ogni nodo che consumava 10 kilowatt di potenza.