2010: l'ingresso in scena della Cina grazie alle GPU

Ripercorriamo insieme gli ultimi 20 anni di evoluzione dei supercomputer, sistemi sempre più veloci che permettono di risolvere calcoli complessi e, di conseguenza, problemi all'apparenza insormontabili.

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a cura di Tom's Hardware

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Nel 2010 la Cina è entrata in gara con due supercomputer pronti a competere per il gradino più alto del podio. Nel giugno 2010 il Nebulae raggiunse la potenza teorica più alta nella TOP500, stimata in 2,98 PFlops, ma le prestazioni reali sotto LINPACK rimasero sotto a quelle offerte dal Jaguard. Poi, nel novembre 2010, il Tianhe-1A sopravanzò sia il Jaguar che il Nebulae ottenendo la leadership sia teorica che reale.

Questo sistema era teoricamente in grado di raggiungere i 4,7 PFlops, ma arrivò solo a 2,57 PFlops con LINPACK.

Sia il Tianhe-1A che il Nebulae sfruttavano le GPU per ottenere gran parte della loro potenza di calcolo. In modo simile al Roadrunner questi sistemi erano considerati supercomputer ibridi, in quando combinavano CPU x86 Intel Xeon X5600 (X5650 nel Nebulae, X5670 nel Tianhe-1A) con GPU Nvidia Tesla (C2050 per il Nebulae, M2050 per il Tianhe-1A). Questo ha permesso al GPGPU di guadagnare un ampio riconoscimento.

Come risultato di questa configurazione ibrida questi supercomputer cinesi hanno mostrato un'eccellente efficienza. Il Tianhe-1A consumava solo 4 MW, raggiungendo solo 640 MFlops di potenza per watt.