Giugno 2011: K Computer

Ripercorriamo insieme gli ultimi 20 anni di evoluzione dei supercomputer, sistemi sempre più veloci che permettono di risolvere calcoli complessi e, di conseguenza, problemi all'apparenza insormontabili.

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a cura di Tom's Hardware

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Nel giugno 2011 il Giappone ha riconquistato il trono con il Fujitsu K Computer installato al Riken Advanced Institute of Computational Sciences.

Il Fujitsu K Computer è uno dei pochi sistemi ad aver dimostrato prestazioni reali vicine a quelle teoriche. Il sistema era dotato di 68.544 processori octa-core SPARC64 VIIIfx, per un totale di 548,352 core. A differenza del Tianhe-1A, non si affidava alle GPU per il GPGPU, ed era in grado di raggiungere 8,16 PFlops di potenza.

Anche se il K Supercomputer era considerevolmente più veloce del Tianhe-1A, consumava anche molta più energia, 9899 kW rispetto ai 4000 kw del Tianhe-1A. L'efficienza era perciò notevolmente peggiore del Tianhe-1A, e il problema non migliorò quando Fujitsu aggiunse altri core, portando il K Computer a 705.024 core con un consumo di oltre 12.650 kw.

Il giugno 2011 ha segnato un altro evento rilevante nella TOP 500, perché per la prima volta i primi 10 supercomputer al mondo offrivano tutti una potenza superiore al petaflop.