Android sul tablet: il primo Samsung Galaxy Tab
Ricordate il primo tablet Android? No, non fu il Galaxy Tab 10.1 che vedemmo alla Google I/O del 2011, né il Motorola Xoom, anche se questi sono gli oggetti che la maggior parte di noi sceglierebbe come risposta. Fu invece il primo Samsung Galaxy Tab da 7 pollici.
Era un tablet, ma la versione di Android installata era quella per telefoni, solo su uno schermo più grande.
Nel settembre 2010 Samsung fece ciò che sa fare meglio, creare un dispositivo diverso dagli altri, e abbastanza valido da definire una categoria, e introdusse un dispositivo da sette pollici che sembrava proprio un telefono gigantesco. In effetti, in molti paesi, si poteva usare il Galaxy Tab per telefonare.
Il Tab nacque con Android 2.2, naturalmente una versione personalizzata da Samsung. Era lo stesso sistema operativo dei telefoni e quindi privo di tutte quelle caratteristiche che oggi caratterizzano un sistema operativo per tablet. Il risultato aveva molti problemi, come le applicazioni "stiracchiate", perché erano progettate per schermi molto più piccoli, ma in generale l'accoglienza fu buona.
Ufficialmente Android non era nemmeno compatibile con la risoluzione 1024x600. E infatti nel Galaxy Tab tutto era diverso da ciò a cui eravamo abituati. Ma il processore Hummingbird da 1 GHz con grafica PowerVR SGX540 si comportava bene e permetteva cose come la riproduzione di video HD o in DLNA. Dieter Born era all'evento di presentazione a Berlino, e fu impressionato dal dispositivo: la sua conclusione fu che i tablet da 7 pollici erano un'ottima cosa.
La storia ci ha confermato quella prima impressione, e il mercato dei tablet di media dimensione presto ebbe il suo boom - molti di noi hanno preferito uno di questi modelli più piccoli al posto di quelli più grandi, da 10 pollici. Senza il Samsung Galaxy Tab originale, probabilmente oggi non avremmo prodotti come il Nexus 7 o l'iPad Mini. Quindi, grazie Samsung!