I campioni di Android

In questo terzo articolo torniamo al 2010, anno in cui usciva il Nexus S prodotto da Samsung e Google assumeva Matias Duarte, un esperto di design che avrebbe lasciato un segno profondo nel sistema operativo mobile più diffuso al mondo.

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a cura di Tom's Hardware

I campioni di Android

Il Nexus One fu una prima volta storica importantissima per Google, ma questo smartphone non ebbe molto successo commerciale. I telefoni destinati a far esplodere le attivazioni di Android erano altri, legati a diversi tipi di collaborazione. Due dei modelli più noti erano di HTC: il "cugino" del Nexus One, vale a dire l'HTC Desire, aveva praticamente le stesse specifiche e l'interfaccia Sense UI. E fu accompagnato da uno sforzo di marketing enorme che il Nexus non vide mai. In questo periodo, i prodotti HTC quietly brilliant erano il volto pubblico di Android, con il tipico orologio Sense che compariva negli annunci di tutta Europa.

Anche negli Stati Uniti gli operatori cercavano un prodotto forte per fronteggiare AT&T e la sua esclusiva sull'iPhone. Il primo e più famoso fu il Motorola Droid con Verizon. Era il primo modello a usare Android 2.0 Eclair ed era ricco di funzioni e caratteristiche (compresa una tastiera fisica) e un enorme budget per il marketing. In breve, lo slogan Droid Does finì per riassumere l'idea che gli smartphone Android non fossero semplici pretendenti al trono dell'iPhone, ma dispositivi con capacità ancora maggiori. Il marchio Droid presto diventò una linea completa di dispositivi, come il Droid X o il Droid Incredibile, che ricordava il Desire.

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HTC stava anche aiutando l'operatore Spring a realizzare un suo "iPhone Killer". Era l'EVO 4G, basato sul precedente HTC HD2 con Windows Mobile. Arrivò nel 2010 con specifiche notevoli, un enorme (per l'epoca) schermo WVGA da 4,3 pollici, ed era anche il primo modello 4G degli Stati Uniti. Non mancava una fotocamera da 8 megapixel capace di registrare video a 720p. L'HTC EVO 4G era anche uno dei primi telefoni Android con la versione 2.2 Froyo, proprio perché HTC aveva avuto accesso anticipato al codice tramite il programma Nexus.

Infine ma non ultimo, il 2010 fu l'anno in cui uscì il primo Samsung Galaxy S. Non era il primo smartphone Android prodotto da Samsung, né il primo della serie Galaxy. Il Galaxy S era tuttavia il primo con cui Samsung decideva di giocare nella fascia alta. Con esso debuttava la tecnologia SuperAMOLED, sempre di Samsung, così come il processore Hummingbird da 1 GHz, appartenente a una famiglia recentemente rimarchiata con il nome Exynos.

Nel mercato statunitense, nel quale gli operatori avevano e hanno un grandissimo potere, il marchio Galaxy S fini dietro alle priorità degli operatori stessi, e ognuno di essi distribuì la sua variante; ce n'era una con la tastiera fisica e un'altra con software Microsoft e Bing come motore di ricerca predefinito. Le somiglianze software e hardware tra il Galaxy S e l'iPhone 3G, alla lunga, avrebbero messo Samsung in guai legali. Ciò non toglie che il Galaxy S è fondamentale nella storia di Android.