Ritorno al Nexus One

In questo terzo articolo torniamo al 2010, anno in cui usciva il Nexus S prodotto da Samsung e Google assumeva Matias Duarte, un esperto di design che avrebbe lasciato un segno profondo nel sistema operativo mobile più diffuso al mondo.

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a cura di Tom's Hardware

Ritorno al Nexus One

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Il Nexus One era un telefono rivoluzionario sotto molti punti di vista, e anche una pietra miliare come smartphone Android. I componenti interni ormai sono invecchiati e il software non è più supportato, ma il design e la qualità costruttiva sono ancora motivo di nostalgia.

Il Nexus One era il secondo prodotto nato dalla collaborazione tra Google ed HTC (dopo il G1), ma in questo caso l'influenza di HTC si notava molto di più.

"So che nel Nexus stavano confluendo molte tecniche di design HTC, che si stavano proponendo a Google molte più cose. Rispetto al G1 (il Nexus) era più il risultato di una collaborazione", ci ha detto Graham Wheeler, dirigente Europeo di HTC.

"Questa è la mia opinione personale – Google naturalmente ha la sua visione sul perché volle collaborare per un dispositivo Nexus – ma secondo me videro in tutto questo l'opportunità di far avanzare la piattaforma, di mostrare tecnologie che si sarebbero potute usare, come il trackball, e creare dei nuovi paradigmi".

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I tempi, le persone e Android erano cambiati dai tempi del G1, e i consumatori avevano più familiarità con la tecnologia ed erano maggiormente a proprio agio con i touchscreen. Ancora Wheeler: "[Android] era maturato come piattaforma, moltissimo. C'era (dispositivi come) l'HTC Hero e capivamo (la piattaforma), così come la capivano i tester. Per questo risultò tutto più naturale".

HTC era anche uno dei pochissimi produttori che facevano smartphone di metallo, come con l'Hero, il Legend, il Desire o il Nexus One, in un momento in cui l'iPhone era di plastica. E c'è una ragione validissima dietro alla scelta di Apple, vale a dire il fatto che metallo e onde radio non vanno affatto d'accordo.

Peter Chou, AD di HTC all'epoca, spingeva affinché la sua azienda usasse il metallo nei propri dispositivi, come spiega ancora Wheeler:

"Una delle cose che ricordo di Peter è una vera ossessione sulla sensazione che dava l'oggetto nelle mani. Quando stavamo progettando l'HTC One M8 ha tenuto un mokcup per un mese o due, solo per tirarlo fuori e tenerlo in mano ogni tanto".

"E credo che fosse per quello che si usasse il metallo, per la sensazione che dava nelle mani. È più freddo, più forte, ti dà davvero l'impressione di un oggetto progettato esattamente per te".