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Il mondo dell'informatica si muove sempre più verso il concetto di convergenza, e Sony presenta la sua console portatile PSP. Equipaggiata con le ultime tecnologie, questo piccolo gioiello è stupefacente, mostrando solo poche debolezze.

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a cura di Tom's Hardware

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Presentata da Sony all'E3 di Los Angeles due anni fa come il "Walkman del ventunesimo secolo", la PSP, dopo tutto, rimane una console di gioco. Passiamo quindi a dare un'occhiata a come se la cava con i giochi.

And Yet It's A Game Console

Le prestazioni 3D dell'unità sono una via di mezzo tra quelle offerte dalla PS1 e dalla PS2. La qualità è estremamente elevata, nulla di mai visto prima. 3D reale, mapping, texture filtering, dynamic lighting…benvenuti nella console di gioco del mondo moderno! In alcuni giochi, come Ridge Racer, sarà come giocare un titolo DirectX9 da PC in miniatura. In breve, a parte il fattore "riflesso", la grafica è perfetta.

Piccola ma potente

La PSP è basata su un microprocessore MIPS R4000 32 bit fabbricato a 90nm. La frequenza di clock è pari a 333 MHz e la velocità del bus massima è di 166 MHz. Per incrementare la durata della batteria, questa frequenza si adatta in base alle necessità.

Il processore di divide in due parti. La prima, chiamata Game Processing Unit (GPU), include il motore grafico e la gestione degli I/O (USB, Memory Stick, IrDA). La seconda è chiamata Media Processing Unit (MPU). Questa include l'acceleratore di compressione/decompressione hardware H.264 e il VME (Virtual Mobile Engine). Il VME è un modulo interamente configurabile che adatta l'audio e il video in base alle richieste. La memoria a bordo per il processore è chiamata DRAM, ed è pari a 4MB; metà di questa è utilizzata dalla GPU e l'altra metà della MPU. In termini di pure prestazioni 3D, la PSP raggiunge i 35 milioni di poligoni al secondo e un pixel fill rate di 664 milioni di pixel al secondo.

Small But Muscular