Pioneer VSX-917V: completo e performante

L'amplificatore audio-video è il cuore pulsante di una complessa installazione, che riceve tutti i segnali audio e video verso i dispositivi finali.

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a cura di Tom's Hardware

Pioneer VSX-917V: completo e performante

Pioneer, che offre nel suo catalogo tutti gli elementi necessari all'installazione di un kit home-cinema, dai lettori agli schermi, propone un'ampia gamma di amplificatori audio-video all'interno della quale abbiamo scelto il nuovo VSX-917V, disponibile nella versione nera o metallizzata. È un prodotto di fascia media, fascia capace di soddisfare pienamente le esigenze della maggior parte dei consumatori.

Il 917V ha un peso e delle dimensioni molto ragionevoli e un design piuttosto classico, forse troppo, per un amplificatore audio-video da mettere in casa. Magari non a tutti verrà voglia di metterlo in bella mostra al centro del salotto, ma non è di certo un oggetto da mimetizzare accuratamente. Un solco che corre lungo tutto il frontale dell'amplificatore separa la parte superiore, in cui trova posto il display, dalla parte inferiore in cui invece sono dislocati quasi tutti i comandi. Questi sono piuttosto numerosi, ma quelli che vengono usati più di frequente sono ben disposti. La maggior parte delle funzioni e delle regolazioni, verranno fatte più spesso mediante il telecomando, che appare piuttosto complesso – come sempre quando si parla di apparecchi di questo livello – ma che non è più complesso dei telecomandi della maggior parte degli amplificatori audio-video. Il telecomando, dopo aver selezionato gli opportuni codici che si trovano in una lista apposita, permette di comandare anche altri elementi dell'impianto home-cinema, anche non di marca Pioneer. Se invece tutti gli elementi del sistema sono Pioneer, la soluzione più conveniente è di unirli tra loro mediante il BUS di comando, le cui prese sono situate nella parte posteriore

Connessioni caotiche

La parte posteriore è piena di mille ingressi e connessioni, che purtroppo sono organizzati in modo piuttosto disordinato; ad esempio, le prese che appartengono a una stessa sorgente sono spostate su più livelli per cui si incontra un po' di difficoltà ad orientarsi, soprattutto la prima volta. Le prese più classiche, per non dire desuete, come le connessioni video composite, sono fiancheggiate dalle prese più moderne, come le HDMI. Fare una scelta tra queste prese non è semplicissimo, anche perché alcune connessioni sono utilizzabili con più fonti; un sistema quindi flessibile, ma che risulta al tempo stesso piuttosto complesso, quanto meno all'inizio. Se dopo aver disimballato il vostro amplificatore siete disorientati da tutte queste connessioni, pensate innanzitutto a collegare gli elementi essenziali dell'impianto; al resto penserete dopo. Per quanto riguarda la parte prettamente audio, il 917V è privo della presa phono, ma per il resto non riserva grosse sorprese. Oltre ai classici collegamenti, è stato aggiunto un collegamento diretto per le fonti 5.1, che si può rivelare utile in particolari circostanze, ad esempio se avete un lettore con decoder integrato oppure una fonte 5.1 priva di uscita digitale. Per quanto riguarda la parte video, le fonti analogiche vengono convertite in digitale e sono così disponibili sulle uscite "monitor".

Sono presenti inoltre degli ingressi frontali, un jack da 3,5 mm (per il microfono di calibrazione) - che può essere anche usato come ingresso audio, ad esempio per un lettore portatile – e una presa USB molto pratica per leggere direttamente da pen drive o hard disk esterni. L'amplificatore è compatibile con i formati MP3, WMA e AAC, ma non con le compressioni senza perdita di qualità WMA o Apple e tanto meno con i file protetti dal sistema DRM.

Il 917V è un sistema non semplicissimo da usare ma davvero completo, in grado di soddisfare pienamente le esigenze della maggior parte degli utenti, tranne di quelli che hanno a casa parecchi dischi in vinile.