P45 Express in dettaglio

Abbiamo provato il nuovo chipset Intel per la fascia media, il P45, nome in codice Eaglelake. Le novità introdotte non sono rilevanti, e le prestazioni sostanzialmente invariate, rispetto al suo predecessore. In attesa dei Nehalem, questo chipset si presenta come un prodotto di transizione.

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a cura di Tom's Hardware

P45 Express in dettaglio

Abbiamo già affrontato alcune delle nuove funzionalità del chipset P45. Supporta lo standard PCI Express 2.0 , che raddoppia la banda per ogni collegamento PCI Express da 250 MB/s in upstream e downstream a 500 MB/s in ogni direzione. Tuttavia, il PCI Express 2.0 richiede la presenza di uno slot e di una scheda grafica compatibili. Da nostri recenti test abbiamo constatato che il PCIe 2.0 non è veramente necessario in condizioni normali.

Tuttavia, dato che il PCI Express 2.0 è completamente retrocompatibile, una scheda madre che lo supporti è la migliore scelta che potete fare se intendete acquistare una nuova piattaforma.

Consumi in aumento

Il PCI Express 2.0 richiede più energia, e perciò il P45 è meno efficiente rispetto al suo predecessore, nonostante la tecnologia a 65 nanometri . Come potete vedere nella nostra sezione benchmark, la differenza nei consumi non è elevatissima, ma comunque bisogna tenerne conto.

Intel avrebbe potuto fare meglio in fatto di consumo energetico. Un nuovo prodotto deve essere buono almeno quanto il predecessore, e non solo per le prestazioni, ma anche per i consumi. Questo aspetto, inoltre, acquista maggior valore in virtù della promozione da parte di Intel delle memorie DDR3, ritenute migliori nelle prestazioni per watt rispetto alle DDR2 . La teoria di Intel è, inoltre, vera solamente quando le DDR3 sono più veloci delle DDR2, ma tuttora il passaggio alle nuove memorie non è ancora giustificabile e non diventeranno popolari fino a quando le memorie a densità maggiore (4 Gb) non raggiungeranno la fascia media .

XMP, Extreme Memory Profile

Un altro miglioramento è l'XMP, che sta per Extreme Memory Profile . Questa funzionalità permette alla scheda madre di configurare le memorie per lavorare con la frequenza e i timing più veloci possibili, anziché utilizzare le informazioni SPD prestabilite. XMP è supportata da diversi mesi sui chipset X38 e X48, e ora punta alla fascia media con il P45. Anche se si tratta di una funzionalità piacevole, non è la soluzione ideale per gli overclocker, in quando i produttori devono assicurarsi che i profili XMP programmati non creino problemi al sistema, e perciò, in fin dei conti, i moduli non vengono mai spinti al limite.

Il P45 è il primo chipset di fascia media Intel a supportare 16 GB di memoria, mentre il P35 è "limitato" a 8 GB.