Risultati: costanza prestazionale
Poniamo sempre più attenzione alla costanza prestazionale degli SSD di classe enterprise. D'altronde è ciò che separa un buon SSD da uno eccellente, soprattutto quando tutti gli altri parametri sembrano simili. L'anno passato abbiamo iniziato a misurare con più precisione questo parametro.
Partiamo dai trasferimenti di grandi blocchi perché, nelle applicazioni video enterprise, se non fate il buffer o scrivete dati abbastanza rapidamente, potete perderli completamente. I trasferimenti casuali 4 KB sono leggermente più academici, ma si avvicinano maggiormente ai trasferimenti di tipo database.
Per i test abbiamo sottoposto il SanDisk Optimus Eco e l'Intel SSD DC S3700 a 25 ore di scritture casuali 4 KB continue. Abbiamo registrato le IOPS ogni secondo, e questo ci ha restituito 90.000 punti dati. Ci siamo focalizzati sugli ultimi 60 minuti per visualizzare in modo più coerente i risultati.
Ancora una volta l'Optimus Eco è davanti all'SSD DC S3700 di Intel. La costanza del drive di Intel è leggermente migliore, ma il SanDisk si comporta complessivamente meglio. La media di ogni singolo secondo rientra tra 28,500 e 38,000 IOPS (0,84 e 1,12 ms), mentre il 73% è sopra 33,000 IOPS.
Osservando un istogramma, vediamo una buona distribuzione. Spesso quando generiamo questo dato abbiamo un'elevata concentrazione vicino alla specifica del produttore, ma una quantità non banale di dati finisce a livelli di latenza più alti. Solitamente, attribuiamo tale comportamento al wear leveling o alla garbage collection. Persino l'SSD DC S3700 di Intel esibisce parte di quel comportamento.
Con l'Eco non è così. Anche se l'S3700 offre una migliore costanza prestazionale, è solo leggermente superiore e quel vantaggio probabilmente non è notabile nelle applicazioni reali.