Risultati: prestazioni carico di lavoro enterprise

Il mercato degli SSD si sta consolidando in modo simile a quello degli hard disk. SanDisk ha da poco acquistato SMART Storage Systems e in questa recensione andiamo a vedere il primo frutto di quell'investimento: ecco l'Optimus Eco SSD.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati: prestazioni carico di lavoro enterprise

Il nostro prossimo insieme di test simula differenti carichi di lavoro enterprise, incluse configurazioni database, file server, Web server e workstation. Il carico di lavoro database - detto anche transaction processing - coinvolge operazioni di I/O puramente casuali. Il suo profilo consiste del 67% di letture e il 33% di scritture usando trasferimenti da 8 KB.

Sia i drive di Intel che quello di SanDisk si comportano in modo simile, mediamente. L'Eco gode di un vantaggio all'inizio di questo test, in netto contrasto con quanto abbiamo riscontrato nella prova con dati casuali da 4 KB. L'Intel SSD DC S3700 scappa via all'aumentare della queue depth.

Il carico di lavoro file server, che consiste dell'80% di letture casuali con trasferimenti di dimensioni differenti, vede una vittoria netta dell'Eco. Le prestazioni in lettura sequenziale e casuale migliori sono sufficienti per superare Intel.

Il carico Web server - 100% letture, con dimensioni di trasferimento variabili - segue da vicino i risultati del carico di lavoro file server, con l'Eco che termina in prima posizione.

Infine, il benchmark workstation - letture 80%, casuale 80% - finisce in favore di SanDisk, in particolare con il test alle queue depth più elevate (anche se l'Eco e l'SSD DC S3700 rimangono praticamente alla pari fino a una queue depth di 32). Questi test di carico dimostrano che il SanDisk Optimus Eco può affrontare la concorrenza sotto molti punti di vista. Non eravamo certi che il controller Marvell, pilotato da un firmware personalizzato, avrebbe retto rispetto alla soluzione di Intel, sviluppata in casa. I risultati parlano da soli.