Tecnologia PRML

Viaggio alla scoperta della storia dei computer. Questa volta ci soffermiamo sugli hard disk, a partire dalle prime unità a nastro di IBM fino ad arrivare alle tecnologie più moderne.

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a cura di Tom's Hardware

Tecnologia PRML

Un'altra caratteristica spesso usata negli hard disk moderni riguarda la circuiteria di lettura del disco. I circuiti del canale di lettura usano la tecnologia Partial-Response, Maximum-Likelihood (PRML) che permette ai produttori di dischi di aumentare la quantità di dati archiviati su un piatto fino al 40%. PRML rimpiazza l'approccio standard "rileva un picco alla volta" del tradizionale rilevatore di picco analogico, canali di lettura e scrittura con calcolo del segnale digitale.

All'aumentare della densità dei dati, il disco deve necessariamente registrare inversioni di flusso vicine tra loro. Questo rende la lettura dei dati sul disco più difficile perché picchi magnetici adiacenti possono iniziare a interferire l'uno con l'altro.

PRML modifica il modo in cui si leggono i dati: il controller analizza il flusso dei dati analogici che riceve dalle testine usando il campionamento del segnale digitale, il calcolo e algoritmi di rilevazione (questo è l'elemento di risposta parziale) e prevede la sequenza di bit più probabile (elemento di probabilità massimo). La tecnologia PRML può prendere una forma d'onda analogica, che potrebbe essere riempita con rumore e segnali parassiti, e da questa produrre una lettura accurata.

Potrebbe non sembrare un metodo molto preciso per leggere il dato che deve essere "perfetto al bit" per essere usabile, ma l'elaborazione del segnale digitale riesce a filtrare il rumore in modo efficace, e così è possibile ravvicinare gli impulsi sul disco, e ottenere così una densità maggiore. Molti dischi con capacità di 2 GB o superiori usano la tecnologia PRML nei loro circuiti endec.