Primo contatto
Al primo sguardo, non si nota la differenza tra la prima versione e l'ultima, visto che la confezione è identica. L'iPhone è incastonato nella stessa scatola, con i suoi accessori nella parte superiore. La prima sorpresa è poco felice: non c'è più la docking station! Apple sta facendo la stessa cosa che ha fatto con gli iPod: a poco a poco, sta riducendo il numero degli accessori.
Arriviamo al telefono: al primo sguardo sembra davvero carino. La forma arrotondata della parte posteriore è più "user friendly" rispetto al posteriore liscio del primo modello, e anche il peso, leggermente maggiore, è più confortevole. Il jack audio non è più incassato nella base del suo alloggiamento, inoltre la griglia superiore dello speaker è grigia anziché nera. La stessa cosa vale per i bottoni. Dal punto di vista dell'ergonomia, quindi, è stato fatto qualche passo avanti, per quanto il modello EDGE fosse già ottimo.
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Abbiamo tenuto il meglio per ultimo: sul lato inferiore dell'iPhone 3G, vicino agli altoparlanti e al microfono, ci sono due piccole viti, che permettono di aprirlo. La batteria, per fortuna, non è più saldata alla scheda di memoria, quindi si può pensare di sostituirla nel caso mostri malfunzionamenti.
Non ci sono altre differenze tra il nuovo iPhone e il primo e, una volta acceso, è come sentirsi a casa: a parte l'icona App Store e iTunes Music Store, sembra di osservare il primo iPhone.
Internamente si scoprono alcuni cambiamenti: i chip di memoria sono più compatti, ma non realmente più veloci, e c'è un chip di rete compatibile con 3G HSDPA, ed è stato introdotto il GPS.
Ora passiamo agli otto punti che non ci hanno convinto dell'iPhone 3G.