Perché siamo cattivi

L'iPhone 3G ha conquistato il cuore di molti appassionati o anche semplici curiosi. Ci siamo chiesti quali sono i motivi per non acquistare il telefonino di casa Apple. Eccone otto.

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a cura di Tom's Hardware

Perché siamo cattivi

Abbiamo parlato del primo iPhone un anno fa - Apple iPhone: la recensione in anteprima italiana e Apple iPhone: nuovi pareri dopo una settimana di prova - e continuiamo a farlo per diverse buone ragioni: tra le quali c'è sicuramente il grande interesse che circonda quest'oggetto che, lungi dall'essere una mera icona fashion, è diventato un'innegabile icona high-tech.

L'iPhone, per Apple, non è semplicemente "uno dei prodotti", perché si è guadagnato un'importanza strategica di tutto rilievo. E non è la prima volta, tra l'altro, che un prodotto indovinato segna le sorti di un'azienda: restando a Cupertino, tutti ricordano che l'azienda è rinata grazie all'iPod, che, a sua volta, ha dato vita a un nuovo mercato. Le vendite del lettore portatile, unite a quelle delle canzoni su iTunes, sono quasi la metà dell'intero business della Mela. Oggi, però, l'iPod sembra aver rallentato bruscamente la sua corsa, tanto che negli ultimi tre mesi le vendite hanno registrato un calo del 7%. Non sappiamo ancora se il nuovo Nano 4G o il Touch 2G serviranno a invertire la tendenza, ma la sensazione è che il mercato sia saturo. Inoltre, l'iPod non è l'unico della sua specie, perché è in concorrenza sia con gli altri lettori MP3 che con i cellulari. L'iPhone rappresenta, per Apple, la speranza di una crescita forte anche negli anni a venire.

L'iPhone è un prodotto interessante perché incarna al meglio un'idea, che, in fin dei conti, è partita da Intel: il Mobile Internet Device (MID). Il produttore di microprocessori ha puntano molto su questa fascia di prodotti, arrivando persino a sviluppare un processore dedicato, conosciuto con il nome Atom. La prima manifestazione concreta di questo concetto, l'UMPC, è stata, però, un sonoro fallimento.

Intel è stata in grado di imparare dai suoi errori, e ci ha riprovato con i MID, che sembrano un progetto più concreto del precedente UMPC. I MID consumano meno, hanno un design migliore e sono aperti a sistemi operativi alternativi oltre ai soliti XP o Vista. Intel sembra intenzionata a piazzare i propri chip nell'ultimo gioiello Apple, anche se, finora, non ci è riuscita. Si guarda ora al 2010, quando Intel presenterà la piattaforma Moorestown. I rapporti con Apple sono idilliaci, ma non è ancora dato sapere cosa deciderà di fare la casa della Mela, soprattutto dopo che ha acquistato PA Semi: Apple intende progettarsi il chip futuro dell'iPhone da sola? Staremo a vedere, anche se sembrerebbe di sì.

Infine, l'iPhone ha dato il via a una rivoluzione tecnologica chiamata touchscreen. È diventato quasi impossibile, infatti, contare il numero di telefonini, computer e altri prodotti che integrano un display touchscreen, e lo usano come interfaccia principale. L'iPhone, perciò, non è solamente il futuro di Apple, ma è il primo di una nuova era di tecnologia a contatto con la persona, un punto di riferimento per la futura generazione di prodotti. Molti di voi avranno da ridire, puntualizzando che il touchscreen non è una novità presentata da Apple, ed è vero; l'iPhone, però, è il responsabile del "boom" di questo tipo di tecnologia.

L'iPhone, quindi, ha molti meriti e qualità, ne siamo coscienti. Proprio per questo non crediamo che sarebbe onesto soprassedere su alcuni lati negativi di questo dispositivo. Anche se sembra eccezionale, il nuovo prodotto Apple ha ancora alcuni problemi, che dovrebbero essere facilmente risolvibili. Non abbiamo eseguito test esaustivi, ma ci siamo soffermati sulle differenze tra il modello 3G e quella EDGE.