Macintosh Portable

Continuiamo a celebrare i 40 anni di Apple, questa volta parlando dei 10 maggiori insuccessi. Può sembrare un controsenso ma in realtà a volte i passi falsi servono ad aggiustare il tiro, ponendo le basi per i successivi trionfi.

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a cura di Alessandro Crea

macintosh portable

Il 1989 segna l'esordio di un tentativo promettente quanto troppo in anticipo sui tempi, il Macintosh Portable, il primo portatile Apple. L'azienda di Cupertino non badò a spese per riuscire a realizzare qualcosa che potesse davvero essere impiegato in mobilità.

Il Portable infatti aveva ben 10 ore di autonomia, grazie all'uso di un display in bianco e nero non retroilluminato e l'adozione di memorie SRAM e di un processore 68HC000 a 16 MHz, entrambi caratterizzati da consumi contenuti.

Il Macintosh Portable inoltre era dotato di lettore per floppy da 1,44 MB, aveva lo schermo integrato nel coperchio che si richiudeva sulla tastiera quando non in uso e poteva integrare anche un hard disk.

Purtroppo però Apple non si sforzò altrettanto per contenerne anche costo e peso e infatti il Macintosh Portable era pesantissimo, 7.2 Kg, soprattutto a causa delle batterie al piombo utilizzate, e costosissimo, 6500 dollari, che sarebbero oltre 12.000 dollari in valuta attuale.