Pippin

Continuiamo a celebrare i 40 anni di Apple, questa volta parlando dei 10 maggiori insuccessi. Può sembrare un controsenso ma in realtà a volte i passi falsi servono ad aggiustare il tiro, ponendo le basi per i successivi trionfi.

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a cura di Alessandro Crea

pippin

Dopo i computer/TV, i palmari e le fotocamere digitali, nel 1995 Apple prova a sfondare in un altro campo, quello delle console da gioco, purtroppo però sempre accompagnata da una visione confusa che univa la foga di sperimentare all'incapacità di definire in maniera chiara ed efficace il prodotto, la sua personalità, le sue funzioni e il target di riferimento.

Inutile dire che Pippin, questo il simpatico nome scelto per il prodotto, ebbe anch'esso scarso successo. Sviluppato in collaborazione dalla giapponese Bandai, avrebbe dovuto nelle intenzioni misurarsi con giganti come Sony, Sega e Nintendo, ma le armi di cui era dotato non erano all'altezza.

Il processore scelto ad esempio era già vecchio di tre anni e inadeguato, come gran parte dell'hardware, derivato dai prodotti desktop e non ottimizzato per i giochi come avevano fatto invece i competitor.

La lentezza esasperante nel caricare i giochi, un parco titoli estremamente limitato e un prezzo come sempre giudicato elevatissimo, ne decretarono la fine prematura: Pippin infatti fu ritirata dal mercato prima ancora di aver compiuto un anno.